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mercoledì 31 dicembre 2008

rispondo allo stesso test a cui ho risposto l'anno scorso

1. Avuto qualche relazione quest'anno?
mhmm... che si possa chiamare relazione no... voglio dire... non ho avuto un fidanzato, no.
2. Hai già festeggiato il tuo compleanno?

3. Pianto?
Si
4. Fatto diete?
Incredibile ma vero: no
5. Fatto le ore piccole?
non molto spesso
6. Bevuto bevande particolari?
qualche giorno fa ho bevuto un liquore di Minori che si chiama Cicerenella, che non avevo mai provato prima. Poi al ristorante etiope ho bevuto un succo di un frutto strano di cui non mi ricordo il nome.
7. Campeggiato?
sì :)
8. Comprato qualcosa?
Meno del solito, ma gli acquisti migliori sono stati quelli per la mia stanza, in particolare la piantana, e le candele.
9. Incontrato qualcuno/a di speciale?
Forse
10. Viaggiato all'estero?
Helsinki. La Spagna e l'Italia non contano, vero?
11. A che stai pensando?
Che voglio viaggiare di più
12. Hai abbracciato qualcuno?

13. Hai dormito nel letto di qualcun altro?
no
14. Hai bevuto alcool?
Por supuesto
15. Sei rimasto senza soldi?
Drammaticamente sì
16. Hai avuto un incidente d'auto?
No, ho guidato pochissimo
17. Sei rimasto con il cellulare senza soldi?
Lo sono ora e da dieci giorni :-) tutti e due i cellulari, quello italiano e quello spagnolo
18. Sei stato chiamato puttaniere o puttana?
No
19. Hai fatto qualcosa di cui ti sei pentito?
Non ho fatto qualcosa che mi sono pentita di non aver fatto, questo sicuramente. Più di una, ma tutte nello stesso ambito.
20. L'ultima persona che hai abbracciato?
Mamma
22. L'ultima persona che ti ha chiamato?
Il mio primo amore nonché amico storico
23. Quando è stata l'ultima volta in cui ti sei sentito stupido?
La siuazione in cui mi sento stupida più spesso è quella in cui vorrei dire a qualcuno cose che non riesco a dire o le dico goffamente
24. Quale è l'ultima persona con cui hai ballato?
C.
25. L'ultima persona a cui hai gridato?
Mia sorella
26. Cosa stai facendo?
Scrivendo sul blog, chidendomi perché la gente spara i botti alle sei del pomeriggio

tra 2008 e 2009

Quest'anno
1) ho vissuto in una paese diverso da quello in cui sono nata
2) ho letto il quotidiano italiano in internet con costanza per sapere la cazzata del giorno del presidente del consiglio
3) è stato l'anno più sportivo della mia vita: nuoto, trekking e danza africana
4) è stato il primo anno della mia vita da quando ho fatto l'more la prima volta in cui non ho fatto l'amore con il mio ex
5) è stato il primo anno della mia vita degli ultimi 10 anni o forse 11 o 12, in cui non ho scalpitato per cercare di cambiare completamente vita o un aspetto importante della mia vita
6) ho fatto sesso con qualcuno di cui non ero innamorata per la prima volta nella mia vita
7) è stata la prima volta da quando lavoro in cui mi sono sentita inadeguata al mio lavoro, salvo poi accorgermi che sono adeguata ma che sono circondata da persone piene di sé e poco flessibili che mi fanno sentire insicura
8) ho fatto la pace interiore con tre uomini importanti della mia vita: il mio ex, un tipo con cui avevo avuto una storia qualche anno fa e mio padre.
9) ho cominciato a frequentare persone nuove
10) ho imparato reagire agli "schiattigli" con la stessa moneta
11) ho passato bel tempo con la mia famiglia
12) ho pensato, ma in modo superficiale, ad almeno 3 uomini
13) ho fatto piangere un'amica
14) alcune amiche mi hanno detto che parlano con me perché non le giudico mai
15) ho superato quella che consideravo una mia incapacità genetica: ho seguito un corso di ballo, fino alla fine, ottenendo qualche risultato.
16) ho cominciato a volere bene a persone nuove nella mia vita

L'anno prossimo
vorrei:
1) continuare ad essere aperta verso la vita e magari aprirmi ulteriormente
2) innamorarmi
3) migliorare il mio castigliano al punto da esserne orgogliosa
3b) cominciare a studiare il catalano
4) fare almeno un progetto, anche piccolo, relativo al mio futuro lavorativo
5) cambiare casa
6) cominciare a mettere da parte i soldi per un viaggio in un altro continente
7) cominciare a fare qualcosa di utile per la comunità in cui vivo
8) vedere mia madre almeno un mese sì e uno no

lunedì 29 dicembre 2008

Evento del giorno e altre favole

oggi c'era la messa per mia nonna e mio nonno, quella che mia mamma fa dire una volta al mese il giorno della morte di mia nonna. Questo mese siccome ero qui, sono andata.
Il sacerdote che celebrava la messa è lo stesso da quando mi ricordo. Dai sette anni fino a quando sono divenata troppo alta per stargli accanto, gli ho fatto da chirichetto. Quindi le parole della messa che conosco da sempre sono quelle che ho imparato ascoltando lui. La voce della messa per me ha la voce sommessa e cadenzata di questo sacerdote.
Anche se ormai vado a messa solo in occasione di matrimoni e funerali, le parole della messa le ricordo a memoria. Oggi ripetevo nella mia mente dietro al sacerdote ogni parola, finché al punto della liturgia in cui si pronuncia il nome del Papa mi sono interrotta, perché a me veniva "il papa Giovanni Paolo" mentre il sacerdote diceva "il papa Benedetto". Lasciando da parte il fatto che la locuzione "il papa benedetto" potrebbe far pensare che esistano papi maledetti, l'evento è veramente impressionante. Da quanto tempo non entravo in una chiesa?!?!?

Poi dopo la messa avevo appuntamento con una persona che conosco bene e che mi conosce bene. Lo dicevamo giusto stasera, mentre parlavamo come sempre del più e del meno -o per meglio dire del più e del meno di nostro interesse- che ci conosciamo da vent'anni. Tra gli argomenti toccati quello che mi ha toccato di più è stato il racconto del mio amico sulla madre che è stata a sedute di esorcismo celebrate da un prete.
Io sono sicuramente ignorante, ma pensavo che l'esorcismo fosse un cosa da film. Ho invece scoperto che è una pratica completamente riconosciuta dalla Chiesa (cattolica). E che c'è gente normale come la madre del mio amico che ha assistito alle preghiere anti demonio.
Per prima cosa mi sono chiesta perché al catechismo non ti insegnano che esiste l'esorcismo e perché quando studi Dante ti lasciano intendere che l'esistenza dei demoni era un'antica credenza, ampiamente superata. Non che non lo sia (un'antica credenza). L'idea che i demoni possano impossessarsi della gente mi atterrisce. Come sempre in materia di religione, anche in questo caso sono agnostica.

Poi il mio amico mi ha esposto anche le varie ipotesi sulle origini di Cristoforo Colombo. Una di queste dice che Cristobal Colòn fosse catalano. Ma io da perfetta ignorante mi chiedo, ma se fosse catalano, visto che i catalani la N alla fine delle parole la lasciano cadere senza lasciare traccia, Colòn non si sarebbe chiamato più semplicimente Colò (come Licia). E soprattutto se il nome vero di Colombo fosse stato Colòn, ma perché gli italiani ci avrebbero aggiunto un -bo? Voglio dire, siamo perfettamente in grado di pronunciare un nome terminante in N. Anzi abbiamo cognomi italiani (dovrei dire veneti) terminanti in N preceduta da O accentata, ad esempio Bordon. E cmq se per essere pedanti ed italianizzanti avessimo voluto aggiungere la vocale finale di sillaba, per eccesso di grammaticalità, lo avremmo italianizzato in "Colono", così come ad esempio l'inglese Francis Bacon fu, secoli orsono, italianizzato in Francesco Bacone. Ora che ci penso l'esempio non è calzante. Sulla base di Bacone, avrebbe dovuto essere "Colone". Ad ogni modo quello che conta è: da dove cavolo verrebbe fuori la B, Willis?
In più Colombo è un cognome largamente attestato in Italia.


Dopo aver sciorinato le mie favole e aver dato libero sfogo alla mia favella di grande affabulatore, favolisticamente mi congedo e vado a vivere felice e contenta.

domenica 21 dicembre 2008

figlia di famiglia

il senso di pienezza, completezza, amore e comprensione totale che si impossessa di me quando torno a casa è qualcosa che mi sorprende.
mi sorprende il modo in cui, dopo un volo di un'ora e tre quarti e un'oretta di treno, l'aria di mare di una piazza il cui limite sono gli alberi di barche con vele ammainate nel molo mi restituisca la me stessa di sempre.
senza lotta alcuna, una porta chiusa di un ripostiglio dentro il mio corpo si apre e lo sgabuzzino di sentimenti ed emozioni si trasforma in un salone a cielo aperto di amore, cura degli altri, abitudini passate non più esistenti ma amate e conservate con cura che ritornano come il ciclico tic tac dell'orologio, implacabili e ben accolte.
mi sorprende il modo in cui una donna autoconsapevole si riappropria del suo essere di ragazza nonostante o grazie all'esperienza che rende il suo passo più sicuro, i suoi ricordi più forti, i suoi sentimenti espressi a voce più alta, il suo punto di vista più alto, il suo sguardo più curioso, il suo giudizio più benevolo.

mi sorprendo e gioisco della vita.

sabato 13 dicembre 2008

Vita in fieri

Alle 3.33 della notte mangio riso bollito che sta in frigorifero da tre giorni condito con olio di oliva e mi chiedo, seriamente -anche se può sembrare uno scherzo-: perché l'olio d'oliva non sa di olive? o, se vi pare, perché le olive non sanno a olio d'oliva?
Anche se, nella seconda che ho detto, quasi pare che manchi il nesso di causa ed effetto. Ma io in verità in verità vi dico, chi è nato prima, l'olio o l'oliva? L'olio o l'ulivo? L'ulivo o l'oliva? L'oliva o la gallina? La gallina o l'uovo? Pasqua o Natale?

No, così per dire.


Scritto sotto l'effetto di birra con l'etichetta rossa* :-P

* citazione con libera interpretazione.

giovedì 11 dicembre 2008

varie ed eventuali

siccome scrivo di meno, quando scrivo ho più cose da raccontare. Ma siccome il tempo a disposizione quando mi metto a scrivere è sempre poco, le molte cose da raccontare collassano in poche righe, si frammentano, si spezzettano, diventano più evocazioni che fatti o cose o persone della mia vita.

Paragrafo 1 Parole che mi hanno emozionato
sottoparagrafo 1.1 Millanta
lo conoscete il verso della canzone Don Chisciotte di Guccini, che dice:
"Ho letto millanta storie di cavalieri erranti, imprese di vittorie dei giusti sui prepotenti". Insomma io ho sempre pensato che Guccini dicesse "millantastorie", tuttaccato, sostantivo plurale maschile, il che non ha troppo senso perché un millantastorie lo ascolteremmo non lo leggeremmo. Ad ogni modo, ieri mentre leggevo La Repubblica mi sono accorta che Guccini scrive "millantaspaziostorie, ed è scattata l'operazione Oli Devoto.
"Millanta" vuole dire "mille", con il suffisso -anta, rifatto sulla base di quaranta, cinquanta, etc. Una delle attestazioni più celebri della parola "millanta" è boccaccesca: "haccene più di millanta, e tutta notte canta".

sottoparagrafo 1.2
non esiste. o almeno non esiste ancora, perché ora me ne vado a dormire. :)
hasta la pasta

sabato 6 dicembre 2008

italianando, saltando ballando cantando, freddando, camminando, stellando, patatinando

perché poi la vita cos'altro è se non disfrutar?

la vita cos'altro è se non andare lì dove ti porta? affannarti ad andare controcorrente quando è quello che vuoi? poi a distanza di tempo chiederti il perché?
Cos'altro è se non scoprire affinità. Smascherare desideri, i tuoi e di altri. Soddisfare curiosità. Giocare?

Cos'altro è se non mangiare patatine eroski su un letto semi arancione semiverde, di venerdì notte, immagionandosi la vita futura dopo aver fatto 3km a piediper tornare a casa dopo un concerto perché non si è capaci di prendere un autobus, un tram, una metro?

Cos'altro?

cinema e battute. telefonate e sms. parole scritte in un word processor, un elaboratore di parole. Risate in un video che un irlandese ascolta in facebook.

cos'altro?

ricordi di barbe, cuori, pelli, spiagge e mari agitati. E l'eisciampla.

"Poi te lo spiego, ti chiederai cosa sta succedendo, non ci avrai capito niente".
ma è la vita, non c'è niente da spiegare. Sono contenta che i cuori continuino a battere.

Cos'altro? Gente per cui uno straniero che vive in Spagna e non capisce lo spagnolo è un autistico.

e molto altro.
Presto su queste scogliere...

hihihi, mi sono televisizzata.