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giovedì 31 dicembre 2009

Fuori c'è un tramonto incredibile

di quei tramonti come ne ho visti solo qui.

E penso che il 2009 sta per finire.
Un duemilanove fatto di cose e persone speciali. Fatto di emozioni forti, positive e negative. Di prime volte. Di litigi e di rifiuti definitivi.

Lo scorpione viene acclamato dagli oroscopi come uno dei segni favoriti per il 2010. Chissà...

Mi sono chiesta cosa mi aspetto dall'anno che viene e soprattutto cosa posso fare affinché il 2010 risponda alle mie aspettative:

1) Amare. Voglio dire in generale. Il mondo, la vita, le cose belle e le cose brutte.

2) Coltivare le amicizie e scoprire il bello nella gente.

3) Coltivare l'amore speciale, se c'è, o trovarlo, se non c'è.

4) Fare qualcosa di concreto per realizzare il progetto lavorativo che volevo avviare a settembre.

5) Dimagrire 15 chili.

6) Essere più ordinata e attenta alle cose.

7) Cercare di arrivare al "puto" livello C di catalano il più rapidamente possibile

8) Fare un corso di almeno tre mesi di castigliano e magari prendermi un certificato.

9) Non dimenticarmi che lo sport fa bene al corpo e alla mente

domenica 27 dicembre 2009

l'albero lo avete già tolto?

Spero di no, perché io ci avevo messo un post e mi sono dimenticato di darvelo. Il post l'ho messo sotto l'albero di Squonk

Ho valutato la possibilità che siate troppo pigri per andarvi a cercare i miei quattro righi nel mare di post sotto l'albero, indi per cui ve lo incollo below.


O

La mia amica O odia il Natale. O odia molte cose e molte persone. E a Natale le odia di più. O e una ragazza carina, alta, magra, con gli occhi azzurri. Quando è di fronte alla finestra il sole si riflette nella sua iride e i suoi occhi diventano ancora più blu. O ha la pelle bianchissima. A O non piace passare il Natale con la sua famiglia, perché il Natale le sembra inutile e stupido. Quindi a Natale O non andrà a trovare la sua famiglia, ci andrà a gennaio. O non lo sa, anche se a volte lo intuisce di sbieco, ma il motivo per cui odia la gente e il motivo per cui odia il Natale è che non si sente amata. Quello di cui O ha bisogno per imparare ad amare la vita, e la gente e il Natale, è amore. Io voglio bene a O. Ma solo il mio amore non le basta. Io spero che quest'anno il dio del Natale le porti A.

i buoni propositi sono stati realizzati?

L'anno scorso alla fine dell'anno avevo scritto i miei propositi per l'anno seguente.
Vediamo se li ho soddisfatti!
1) continuare ad essere aperta verso la vita e magari aprirmi ulteriormente

2) innamorarmi
ehm, no comment
3) migliorare il mio castigliano al punto da esserne orgogliosa
mhmm, ancora non ne sono orgogliosa però un poco è migliorato
3b) cominciare a studiare il catalano
Sìììì, yuppiee!!!
4) fare almeno un progetto, anche piccolo, relativo al mio futuro lavorativo
Fuocherello
5) cambiare casa
Sì, vivo solaaaa
6) cominciare a mettere da parte i soldi per un viaggio in un altro continente
Acquazzone
7) cominciare a fare qualcosa di utile per la comunità in cui vivo
acquazzone bis
8) vedere mia madre almeno un mese sì e uno no
Febbraio, aprile, luglio, settembre, natale

possibile che...

... a nessuno gli è importato niente del fatto che sulla destra di questo blog ci sia un sondaggio?
Devo dedurre che a nessuno interessano i sondaggi? Peccato perché questo era solo un sondaggio preliminare a cui avrebbero fatto seguito esilaranti sondaggi hard. Ma visto che solo una persona ha votato, mi sa che... questo potrebbe essere il primo e l'ultimo.

Buon 27 dicembre a tutti

lunedì 21 dicembre 2009

l'inverno sta iniziando e un anno se ne va, sto diventando vecchia, lo sai che non mi va

Come ogni anno nella migliore tradizione scoglierica ecco a voi un test senza il quale si puó sicuramente vivere :-)

1. Avuto qualche relazione quest'anno?

evviva, posso rispondere sì!
2. Hai già festeggiato il tuo compleanno?
Essì, mica il compleanno cambia :-P
3. Pianto?
Mhmm, ogni tanto
4. Fatto diete?
Sí. No non sto mentendo!!! Mi hai chiesto se le ho fatte non se sono riuscite!?!!!
5. Fatto le ore piccole?

6. Bevuto bevande particolari?
La sidra versata a un metro dal bicchiere :-)
Vodka polacca
Liquore al caffè gallego
7. Campeggiato?
sì :)
8. Comprato qualcosa?
regali, qualcosa per me e come sempre candele. Ah e le lucine di Natale che ho messo attorno alla finestra e che non toglieró mai pié :-P
9. Incontrato qualcuno/a di speciale?

10. Viaggiato all'estero?
La Spagna è estero? e l'Italia? Vabbè l'Irlanda conta, no?
11. A che stai pensando?
A come sono felice
12. Hai abbracciato qualcuno?

13. Hai dormito nel letto di qualcun altro?

14. Hai bevuto alcool?

15. Sei rimasto senza soldi?
Anche quest'anno sì
16. Hai avuto un incidente d'auto?
No, mi hanno rubato il portafogli, vale?
17. Sei rimasto con il cellulare senza soldi?
eh
18. Sei stato chiamato puttaniere o puttana?
No
19. Hai fatto qualcosa di cui ti sei pentito?
Non credo
20. L'ultima persona che hai abbracciato?
jeje, top secret :)
22. L'ultima persona che ti ha chiamato?
Sorema
23. Quando è stata l'ultima volta in cui ti sei sentito stupido?
quando neltentativo di nascondere dal "top secret" il regalo che gli ho comprato per natale, gliel'ho passato sotto il naso
24. Quale è l'ultima persona con cui hai ballato?
L'amico di Burgos. Il ballo migliore della mia vita.
25. L'ultima persona a cui hai gridato?
Mamma
26. Cosa stai facendo?
Scrivendo sul blog, dicendomi che devo andare a letto

giovedì 10 dicembre 2009

Al matì em llevo als tres cuarts de vuit

Certe mattine ti svegli e guardi intorno a te. E per qualche motivo quello che vedi non ti piace. È che forse la sera prima te ne sei andata a dormire con quella sensazione che quello che avevi provato nei giorni precedenti poteva essere un'apparenza. Qualcosa ti ha reso triste ieri. Stamattina quindi ci hai messo del tempo per riuscire a renderti conto, come normalmente fai la mattina, che sei fortunata. ad avere un tetto. un letto caldo. sorrisi. e altro.

Mentre scendevo le ripide scale del palazzo antico e guardavo con gli occhi verso il basso le mattonelle rosse, quelle di una volta, che ora non ci sono più, graffiate dagli anni, ho pensato alle scale che ho sceso e salito. Ai portoni, di vetro e ferro, agli ascensori -dove c'erano-, ai citofoni, alle voci che rispondevano ai citofoni. Ai "Benvenuta nella nostra casa", ai sorrisi di chi mi aspettava felice di vedermi e a chi chiudeva la porta dietro di me domandandosi già quando ci saremmo rivisti di nuovo. Ho pensato alle città.

Finita la scala, passato il portone, la strada mi attendeva densa già di gente e automobili. Odore di città widely spread. Ho girato a sinistra, nei vicoli da paesino di collina con i palazzi bassi e quella sensazione di famiglia, calore, casa accogliente, amore. Il mio vicolo scendeva verso il basso, verso la costa che si affaccia sullo stesso mare su cui sono nata. Chissà se mia madre dalla finestra della cucina guardava quel mare. Io scendevo, pensando a quella strana vena di tristezza e alla differenza tra l'essere di destra e l'essere di sinistra.

I blue-jeans che sono un segno di sinistra
con la giacca vanno verso destra
il concerto nello stadio è di sinistra
i prezzi sono un po' di destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
I collant son quasi sempre di sinistra
il reggicalze è più che mai di destra
la pisciata in compagnia è di sinistra
il cesso è sempre in fondo a destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
La piscina bella azzurra e trasparente
è evidente che sia un po' di destra
mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
sono di merda più che sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Può davvero condizionare la tua vita il fatto, ad esempio, di avere un compagno di destra, anche se tu ti senti inevitabilmente di sinistra, se credi nell'assistenza medica gratuita, nelle uguali possibilità per tutti, nell'ingiustizia di una società in cui i ricchi possono studiare di più e meglio dei poveri, dove la gente viene giudicata per come veste? Può?

Ai posteri l'ardua sentenza, diceva il poeta.
Camminavo per il mio vicolo, senza davvero cercare una risposta alle mie domande, quando di repente vedo comparire da dietro a un palazzo modernista verdamente e florescamente decorato timido, ma caldo e giallo più che mai, l'invernale raggio di sole che martedì cercavo disperamente nelle piazzette di Gracia senza troppo successo.
Scendevo in quella direzione, accecata dalla luce eppur felice. Scendevo, scendevo sempre di più. Il sole come stella cometa sul mio cammino.
Poi i palazzi diventano più alti e la geometria squadrata. Sono sul marciapiede a mano derecha e scendo. Incrocio quel pezzo di Carrer Provença dove la carreggiata è divisa in due da uno stand del bicing. Mi giro di un centinaio di gradi verso destra, il raggio di sole si è infranto contro i comignoli della Pedrera, che vedo da dietro, ma pur frantumato come tra gli infiniti angoli di un prisma mi chiama, illuminando il roccioso Gaudì del suo giallo brillante color bianco d'uovo.

Scendo, scendo, scendo, e passo –di nuovo- davanti all'albergo dove il nero con i capelli brizzolati vestito come un dipendente d'hotel da film americano, con palandrana rossa dai giganteschi bottoni dorati, mi saluta con entusiasmo come se fossi un cliente o qualcuno che aspettava che passasse. Non passo di lì tutti i giorni. E quando è lì a salutarmi ho ogni volta quella sensazione che mi aspettasse.
Il raggio di sole non c'è già più e il suo abbraccio caldo è ora diventato umidità squadrata dell'esciampla. Il mio umore è statico. Mando un sms. Un sms di sinistra. A cui il destinatario di destra non ripsponde.



Mentre seguivo il raggio di sole nelle mani avevo una busta rossa, con dentro un pacchetto rosso e un'etichetta arancione con la scritta bianca Natura. Il topo di plastica che è lì dentro non ha niente di naturale. Un omaggio al capitalismo. Come tutta la mia vita d'altronde. Si può essere di sinistra in una società di destra? Pace all'anima delle vecchine.

Ora guardo siti di storia per capire se la dittatura di Hitler era di destra o di sinistra. E scrivo a voi i miei pensieri.

ti porto in dono un raggio di sole per te
un raggio di sole per te
che cosa pensi tu

martedì 8 dicembre 2009

el amigo invisible

sì, lo so, pure voi quando eravate bambini c'avevate l'amico invisibile e ve lo portavate in giro per la casa, e dicevate a vostra madre "mamma, non ti sedere che stai schiacciando il mio amico Gianni o Nino (che fa più bambino)".

E anche se questo Nino non ha paura di tirare un calcio di rigore, il vostro amico invisibile non c'entra un cazzo anche se piace tanto ai giovani.

Insomma, voi lo sapete giá che a Natale si fanno i regali. In Italia nelle aziende i regali li fa l'azienda, tipo che a seconda di quanto è sfigata l'azienda vi possono regalare un panettone bauli o l'asti cinzano o se l'azienda è un po' meno sfigata vi regalano i menestrelli di Scaturchio e l'agenda personalizzata di Nazareno Gabrieli (che poi non sarà un caso che proprio a Natale vi regalino una cosa di uno che si chiama Nazareno) o se è ancora meno sfigata vi fanno un regalo di marca tipo D&G ma poi se siete sfigati voi (ecco il mio caso) vi possono regalare un completino intimo rosso di dolce e gabbana, che già è secondo voi cattivo gusto regalare biancheria intima ai dipendenti ma poi dopo pure una taglia che vi grande di culo e piccola di seno!!! Vabbè, comunque tutto ciò teoricamente succede anche in altre parti d'Europa, tipo in Spagna. Non nella mia azienda peròò. La mia azienda è più sfigata anche di quelli che regalano l'asti cinzano. Nella mia azienda pertanto i regali li fanno i dipendenti. In Irlanda questa pratica si chiama Kris Kindle mentre in Spagna, tanto per venire finalmente al punto, si chiama Amigo invisible.

Ora nella mia azienda sfigata a me mi è capitato di sorteggiare come amigo invisible un collega spagnolo che non sente non vede ma parla del suo gallo da battaglia, ehm no, vede e sente però è uno di quelli che vivono di battute e di gossip e che tanto qualsiasi cosa gli regali non gli interesserà perché proprio il concetto del regalo in sé probabilmente gli è indifferente. Indi per cui io che in questo grande gioco un anno ho regalato una candela, un altro anno una bottiglia di vino e l'anno dopo un'altra candela quest'anno mi sono detta: io mo' al collega spagnolo gli regalo la prima stronzata che trovo, quanto piú inutile e stupida meglio è. Cosa che mi sembrava facile.

Non avevo fatto però i conti con due elementi fondamentali della Navidad o del Nadal che dir si voglia.
1) I negozi sono pieni di cose inutili e stupide. Se poi fanno anche ridere questo sta negli occhi di chi guarda.
2) La mia coscienza.

Il punto due è quello che mi interessa di più. Cioè io devo spendere 10 euro e altre venti persone di sfigazienda faranno lo stesso. Mo' con tutti quei soldi, vabbè non sono tanti però sempre soldi sono, quanti bambini del terzo mondo ci mangiano? Quanti terremotati dell'Aquila potrebbero avere un natale un poco meno peggio, quante vecchine povere anziché wrustel lessi potrebbero mangiarsi un bel pezzo di vitello? Soprattutto se pensi al fatto che la mia sfigazienda non è probabilmente l'unica che ha adottato sti amici invisibili ti rendi conto di quanto è brutto il capitalismo e la coscienza ti fa male sempre di piú.
Ma poi, diciamoci la veritá, amici di chi?

Quindi quando io sono andata da Natura Casa (il tempio del consumismo finto fair trade della capitale catalana, straripante di ricchezza ma piangente miseria) e ho avvistato quello che mi sembrava un regalo quasi inutile e quasi carino ovvero un fermaporta a forma di formaggio col topolino sopra (sì lo so è inutile), ho cominciato a pensare: "ma vermaente faccio che devo spendere otto euro e cinquanta per regalare a qualcuno che a stento mi dice "ciao" se mi incontra alla macchinetta del caffè una cosa per la quale probabilmente mi prenderà per culo per il resto della vita (senza veramente prendermi per culo facendo il mio nome perché poi alla fine sono un amico invisibile). Insomma ho cominciato a pensare a tutta quella gente accalcata da Natura casa a guardare oggetti di somma inutilità provenienti da paesi dove con il costo di uno di quegli oggetti inutili un cristiano, ma anche uno di un'altra religione (jiji), ci mangia per un mese. E mi sono detta ma veramente faccio? Ma veramente io sto accendendo un cero al dio dell'inutilità, del denaro, dello sperpero, del capitalismo?
Allora poi col mio amico (questa volta visibile - pure troppo aggiungerei) che cercava pure lui il regalo per l'amica invisibile siamo andati in un altro negozio dove lui ha trovato un peluche a forma di animale esotico per la ragazza hippie mentre io mi sono fermata a guardare un oggetto similelettrico a forma allungata, mezzo in metallo mezzo in plastica, con una specie di punta a cerchio di metallo. Lo analizzavo. L'amico visibile mi ha detto nella lingua che parliamo tra noi "lo so che cos'è; è un rasoio per i peli del naso. Questo è un bel regalo per il tuo collega spagnolo che non sente non vede, e guarda costa solo setteuroecinquanta" (un euro in meno tolto alle bocche delle vecchine). E tu pensi (e dici, perchè hai questa abitudine da sempre che prima parli e poi pensi) 1) jajaja come lo sai che è x i peli del naso, ce l'hai? 2) Uau, questo regalo fa veramente ridere, va proprio bene per il collega spagnolo che non sente non vede con la sua maglietta fucsia e le sue battute che prendono per culo il mondo intero.
Stai quasi per prendere l'oggetto e portarlo alla cassa quando taradá ti chiedi ma veramente c'è qualcuno che nel mondo si rade i peli del naso con questo aggeggio? E chiedi all'amico visibile pure troppo: scusa ma tu lo useresti mai? E lui risponde: solo prima di un appuntamento!!! Insomma cominci a pensare di nuovo alle vecchine...

E insomma usciamo dal negozio. Né io né il mio amico abbiamo comprato il relativo oggetto inutile. Sono le dueemezza e i negozi nell'area in cui siamo stanno chiudendo. Che facciamo? Altro!

Marò, ma io gli amici li voglio visibili!!!
Topo fermaporta o rasoio per peli del naso?!?!?