ho visto su wikipedia i Santi di oggi, sono santi con il cognome, e questo già la dice tutta.
Però che santo è domani non c'è bisogno di controllarlo da nessuna parte.
Domani è San Giuànn, come si direbbe a Napoli, e in Catalogna la festa comincia il 23 notte. Una masnada (che bella parola masnada*) di gente si catamina sulla platja a bere, a ballare e a sparare petardi, come già ci ha ricordato un altro catalano acquisito altrove.
Scogliera ha una strana relazione con questa festività, a metà tra l'impotenza e l'emarginazione. Per qualche recondito motivo sì, questa festa mi fa sentire impotente ed emarginata.
Insomma quello che davvero ci interessa è che a San Giuànn non si travaglia, non si lavora, ergo non si soffre. Quando studi lessicografia all'università ti spiegano questa cosa di come un lemma in una stessa lingua o in due lingue diverse cambia di significato nel tempo e passa designare qualcos'altro che ha con il primo singificato qualcosa in comune. In certi casi poi il lemma che ha mutato il significato cambia anche forma o qualche particolare della grammatica in qualchem odo per sancire dal punto di vista formale l'avvenuto cambiamento. Ad esempio in catalano Terra nel senso del pianeta di dice La terra, ma nel senso di suolo si dice El terra.
Insomma, non si lavora. Non si lavorerà, per essere precisi, perché al momento si lavora.
La primavera, perché si è vero che da lunedì siamo ufficialmente nell'estate ma nella pratica è ancora primavera, è la stagione degli amori. I nostri ormoni travagliano di più, la nostra pelle si fa più luminosa, ci sentiamo più belli, ci vestiamo meglio, notiamo gli uomini che (o le donne) che ci guardano in metropolitana e via discorrendo.
Questa cosa va bene quando hai un fidanzato o quando te lo fai in quella suddetta primavera. Altrimenti è un po' frustrante, perché quell'atmosfera sognatrice e da sogno si infrange contro uno scoglio di realtà, come un'onda invernale durante una mareggiata, quelle onde che frantumano i muretti difensivi dei lidi sul litorale...
Insomma c'è di buono d'altro canto che la primavera ti fa anche vedere il bello e sorridere, ma sorrideremmo di più senza questo cielo grigio, nevvero (avrebbe detto la mia prof di italiano del liceo)?
*Devoto e Olio dicono:
ETIMO Dal provenz. maisnada ‘famiglia, servitù’, dal lat. *mansionata ‘gente di famiglia’, der. dimansio -onis ‘abitazione’
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