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domenica 23 agosto 2009

concerto in piazza e ballo

Trovarti abbracciata a qualcuno mentre balli descrivendo a gesti il testo sto della canzone. Ricambiare il suo abbraccio, perderti e poi ricominciare a ballare.

lunedì 17 agosto 2009

finestre

La casa antica con bosco a lato, le fontane con le ninfee, l'odore di alberi, non c'è piú. Il giardino giá da tempo non c'era piú, non si vedeva piú dalla strada che dava accesso alla viuzza su cui si affacciava la casa. Il giardino giá da tempo andavo a cercarlo con persone a cui volevo mostrarlo. Giá da tempo l'ho cercato per stradine di campagna con muretti di mattoncini marroni, percorrendo su massi ruscelli invernali, guardandone i fiori, passando sotto gallerie, cercando la strada per quel giardino che ormai dai anni è scomparso dai miei sogni, anche se io continuo a cercarlo come il paradiso perduto.
L'ultima volta che ho sognato di andare a cercare la casa e il giardino al posto della casa antica - e posta idealemente su una collina del salernitano non ben precisata e molto probabilmente inesistente - tutto il paesaggio attorno alla casa era brullo, come terra bruciata. La casa antica non c'era ma nella stessa esatta posizione c'era una casa grande come un palazzo, con i tetti come una casa di montagna, ma piú alta di una casa, piú grande. La casa era bianca e marroncino aranciato, all'inizio quasi mi piaceva, anche se ero delusa perché avrei voluto trovare la casa antica, e un po' nostalgica anche. Poi guardando piú attentamente la casa, noto un particolare strano. La casa ha il telaio delle finestre. E apparentemente ha finestre con minuscoli balconi. Ma guardando bene la finestra in realtá non c'è, è murata, con il muro che sporge all'infuori e dipinto dello stesso marroncino aranciato di altri dettagli del palazzo. Lo guardo così ammutolita. Chiedendomi il perchè di quella violenza al paesaggio, alla casa, al mio giardino, alla bellezza della vita. E mi sveglio.

martedì 11 agosto 2009

sogni e corpo

Molte volte mi sono chiesta nella mia vita come il ciclo mestruale influenzi i sogni.
Per molti anni all'inizio delle regoleho sognato di correre inseguita, in situazioni piú o meno ansiogene, in genere in presenza di qualcuno che conoscevo. Ultimamente sogno bagni sporchi di sangue e altro, e spesso si sogni sangue, qando stanno per venirmi le regole, sangue in condizioni e situazioni diverse.
Stanotte ho sognato un morto, grasso, inpacchettato in una plastica nera, appoggiato sul davanzale senza finestre di una casa diroccata, che per qualche motivo penso che non fosse diroccata all'inizio del sogno. Nel sogno era come se sapessi chi era morto. Ma da sveglia no non lo sapevo. A un punto del sogno, prima della morte del morto doveva esserci mia madre. Quando il morto è giá moto, mia nonna viene a vedere la situazione. Nel sogno mia nonna è vecchia come non è mai stata, ha bisogno di qualcuno a cui appggiarsi, come mai nella sua vita reale, è piú magradi com'era e abbastanza incartapecorita. Peró lei veglia sulla situazione nel sogno, comanda cosa fare. E' come se sapesse chi è morto. Poi arriva anche sua sorella. Che guarda il cortile e l'albero prima frondoso e altro è rinsecchito e rimpicciolito, ma ha una sua bellezza, orientale direi. Mi dicono: lo puoi lasciare qui per adornare, lo metti in aria in modo che pensa e voli, sai che carino. E dicono a mia sorella di chiudere dall'esterno le finestrelle dell'altra casa (che si è materializzata all'istante) per evitare che succeda quello che è successo alla casa vecchia. Mia sorella nel sogno non ha piú di 15 anni e quando mi sveglio sono convita che sia la rappresentazione di me.

Poi svegliandomi da questo sogno che essenzialmente parla di me e di finestre che qualcuno chiude mi sono ricordata di un altro sogno di qualche giorno da... ma questo merita un post a parte...

lunedì 3 agosto 2009

canzoni d'autore

La rabbia un tempo la scandiva
soltanto la locomotiva
gettata a sasso sulla strada;
adesso è giorno di mercato
spuntano a grappoli i poeti
tutte le isole han trovato.

dal donegal alle isole aran
e da dublino fino al connemara
dal donegal alle isole aran
che da dublino
fino al connemara

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

Tutti cercano qualcosa,
magari per vie infinite,
magari per vie difficili e misteriose.
A volte con arroganza e a volte senza pudore,
a volte senza speranza e ormai nemmeno piú dolore.
Soltanto per un po' di tempo o per la vita intera,
nel sole di mezzogiorno o nella polvere di questa lunga sera.
Tutti cercano qualcosa che non sanno piú ma io di più.

Prese un poco di argilla rossa, fece la carne, fece le ossa,
ci sputò sopra, ci fu un gran tuono ed è in quel modo che è nato l'uomo...

E adesso dimmi quando finirá la guerra,
e adesso dimmi quando finirá la guerra,
e adesso per favore dimmi quando finirá la guerra,
sono stufo di stare nella mia trincea di lusso.
E a questo punto i tre quarti del pubblico
cominciarono a fischiare, a gridare:
"Ogni cosa a suo posto, quest'uomo è nel posto sbagliato!".

E allora accendo tutte le mie luce per sentrmi un po' meno solo [...]
E strappo i fogli di un calendario non aggiornato da mesi tre
scrivo una pagina del mio diario, è ancora notte e io penso a te
Le vespe han fatto di nuovo il nido nella cassetta della posta
a ogni tua lettera mi pungo il dito anche se so che non lo fai apposta
ora mi dicono che il veleno d'api qualche volta faanche bene
ma farmi pungere da una vespa son sicuro che non mi conviene
E strappo i fogli di un calendario non aggiornato da mesi tre
(Le vespe)