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lunedì 28 luglio 2008

sudore sulla mia pelle
lenzuola nuove fiorate in lavatrice
piantana azzurra da 12 euro nel soggiorno a fare compagnia a chico messicano
padella senza graffi nuova di zecca

stanza quasi pulita. Ma domani di più.

Ma che bello sono emozionata per quello che mi aspetta.

Però che caldo!

domenica 27 luglio 2008

nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

anche le relazioni

soprattutto le relazioni

Oggi pomeriggio nella calura estiva non riuscivo a muovermi, a stare in piedi, a uscire, a stare al pc. Il mio corpo lentamente si è abbandonato sul mio letto misura 150 con la finestra di fronte aperta e tutte le porte della casa aperta. Mi sono addormentata nella brezza. La luce calda entrava dalla finestra.

mi sono svegliata per rumori provenienti da una finestra che dà sul patio interior.

Una sensazione antica, già provata, di città sul mare. Di spensieratezza da studentessa. Di certezza dell'amore del mio compagno d'allora. Un'istante. Di tempo illimitato ed eterno. Di motorino in costiera. Di gelato nella villa comunale.

Un'istante in cui passato e presente si sono confusi.
E un risveglio senza rimpianti. Una vita diversa.

Persone che ci sono ma in modi diversi.

O persone che non ci sono più ma sono nel nostro cuore. Come mia nonna, le sere d'estate fuori al balcone. Biscotto di grano col succo di pomodoro. Frittelle di sciurilli e bocconcini. A volte la tv a volume da sordo. Odore di basilico.

e l'odore forte di mia nonna

e ci sono relazioni a distanza

soprattutto relazioni a distanza

le mie 4 migliori amiche vivono due in Irlanda, una a Napoli e l'altra a Roma

l'amica più stretta che ho qui la conoscevo già prima di venire qui, ma avevamo un rapporto diverso. Saltuario. Di simpatia, ma non stretto.
E ora è diverso. Ieri senza motivo mi ha regalato un libro.

un libro di candele




sabato 26 luglio 2008

Le Scogliere sono immerse nel mare, ma questa Scogliera si è immersa nella cultura finlandesa (con la A perché è femmina)

Cosa fa una ragazza italiana che si sente cosmopolita quando visita le amiche a Helsinki?

Si immerge nella cultura finlandese.

Mangia renna, fa la sauna in una casetta finlandese bellina bellina, visita i luoghi obbligati, si interessa al design finlandese (ergo entra in tutti i Marimekko e gli Aarikka della citta), guarda gli uomini finlandesi, va a mangiare nel MacDonald finlandese, mangia fragole finlandesi - che sono come le nostre ma costano di più. Beve birra finlandese, cider finanldese, salmiakkikossu sotto l'effetto dei quali, in un bar di Karaoke abitato solo da autentici fravacatori finlandesi, arriva a cantare in pura lingua finlandese - che non ha mai parlato né studiato - una delle canzoni finlandesi piú famose della loro storia musicale. Ascoltatela! Come? ho capito bene? Vi sembra di conoscerla?!? Si l'avete riascoltata e sapete cos'è, ne siete certi. Ce l'avete sulla punta della lingua, ma non vi ricordate cos'è!!!?! Allora ascoltate questa e forse vi si rinfresca la memoria! :-)

Insomma la ragazza italiana ha davvero fatto il pieno di suomi.

giovedì 24 luglio 2008

mercoledì 9 luglio 2008

Capita:

  1. di andare a fare un'escursione con gente simpatica;
  2. che sia di sabato;
  3. che il sole batta forte giá a prima mattina;
  4. che la destinazione sia a due ore di auto da Barcelona;
  5. che trovare il sentiero sia difficile, e prenda piú tempo del previsto: salite, discese e tentativi;
  6. che mentre parla con un ragazzo simpatico Scogliera non si senta più le mani e cominci a muoverle per "risvegliarle";
  7. che mentre muove le mani Scogliera le guardi;
  8. che guardando le sue mani scogliera si accorga che sono diventate enormi. Manos inchadas;
  9. che ti dicano che è normale che le mani si gonfino quando fa molto molto molto caldo;
  10. di scoprire che basta buttarsi nell'acqua fresca del mar di Catalunya per far sgonfiare un paio di mani da donnone di 300 kg.



Capita di passare una bella lunga giornata con gente di tutto il mondo che cammina sei ore, mangia fideuà, si fa il bagno nell'acqua tersa del parco naturale, cammina altre due ore, raggiunge l'auto e torni a casa.

Capita di stare bene con poco.

Capita di non volere nient'altro che quello che si ha in quel momento.

Capita che qualcuno si fermi ad aspettarci se restiamo ultimi (o penultimi).
Capita che mentre ci aspetta il qualcuno ci faccia qualche bella foto.

Capita che camminando si parli un po' di tutto, che si assaporino gli odori, si studino i rumori, si colga il baluginare della luce su una pietra o su una goccia d'acqua.
Capita di prendersi in giro.

c a p i t a d i e s s e r e f e l i c i


martedì 8 luglio 2008

Qualche giorno fa

  • Mentre sto qui e rileggo una cosa scritta da me, mentre penso a ciò che voglio scrivere…
  • Mentre sto qui a scrivere su un file di word perché la mia connessione a Internet è knocked out

Vorrei poter dividere questo momento in cui mangio da un calice un sorbetto a limone d’indubbia bontà col mio compagno.

  • Qualcuno che assapori le cose nel modo in cui le assoporo io.
  • Qualcuno per cui mangiare un gelato in un calice, col venticello estivo che entra nella stanza, seduti su un letto arancione, dopo aver visto un film che ti ha emozionato e fatto pensare abbia lo stesso sapore che ha per me.

Ripensando per un secondo a i topi non avevano nipoti. Palindromo. E alla frase che dice Pietro: Sator qualcosa e la ruota, che non la posso citare correttamente senza google. OMG. che questa volta invece di Oh My God potrebbe essere Oh Mio Gugl.

...comunque… dividere Sator qualcosa e il sorbetto al limone del corte inglés con un’anima. Un’anima fratella. Come una volta facevo con pitte, kebab, col baverplatte di cui poi s’innamorò anche lui… Perché io a mangiare sono sempre stata più brava di lui. L’unica cosa. E amare… forse…

E l’amore non lo so se è trasparente.

Insomma volevo raccontare una storia:

C’è un uomo che ha una figlia e la ama. E lo fa. Si dimentica di tutto e la ama. Però, stranamente, la vita non si dimentica di lui. Lo vanno a trovare nei giardini di fronte alla scuola. E mangiano al bar. Poi arriva una donna. E fanno sesso. Sesso, non l’amore. Lei si era tolta la fede. E insomma lasciamogli la loro intimità che vedere gente che fa cose che io non faccio mi frustra. Poi cade la neve. L’uomo entra in macchina e se ne va. E poi un uomo dalla voce profonda, un uomo che ha la voce come il mio uomo, quello ideale, che non c’è, canta. Canta dell’amore. E tutti si fanno trasportare dalla musica.

La musica finisce e pure i titoli di coda, ma le luci non si accendono. Io mi alzo e dietro di me c’è la ragazza con le unghia lunghe e il suo fidanzato dall’aspetto mefistofelico e gli occhi da bravo ragazzo.

E c’è L., appassionata di cinema. Che mi dice che le è piaciuto e commenta. Che una messicana sapesse chi era Moretti mi ha emozionato.

Ma poi ho scoperto che sa tutto il tuttibile sul cinema. E ho pensato alla mia famiglia cinefila e alle mia amiche cinefile. Però L. sa più di tutti messi insieme.

Io e le mie donne.

Insomma, è meglio se approfitto del fatto che non posso accedere a Internet per recuperare un po’ di sonno. Una notte disintossicante. Mi leggo un po’ di Santovito và. E intanto P. si gode la vita con un’altra.

…San Marco senz’altro anche il nome di una pizzeria… Stefania affondando Stefania ha lasciato un bambino…

Erano scarpe su san pietrini di tanti anni fa