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mercoledì 28 luglio 2010

lasaña vegetal

in una vita passata, o anche in più di una scogliera era una cuoca...

a scogliera, se non lo sapete, piace mangiare, e qual è il modo migliore per mangiare bene se non cucinare ció che piú ci va.
scogliera è anche dotata di fervida immaginazione, piú o meno in tutti i campi della sua vita e cerca giorno dopo giorno di sfuggire alla routine del suo lavoro così uguale a sè stesso giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto. per farlo sconvolge un micropezzetto della sua vita tutti giorni, in qualsiasi modo, scendendo dalla metro una fermata prima, camminando per vicoli di una periferia che non piace a nessuno scoprendo piccole botteghe, aggiungendo gli ingredienti piú strani ai suoi caffè e, dulcis in fundo, cucinando.
sì perchè cucinare è una di quelle cose che le libera la mente e il cuore e che ad ogni sessione puó essere diversa dalla precedente.

martedì 20 luglio 2010

domenica 18 luglio 2010

un amico mio

l'anno scorso non ricordo bene quando ci fu il no berlusconi day.
un mio amico d'irlanda che ora vive da qualche altra parte in europa ci andò. io su fb gli chiesi come era andata e lui mi disse di leggermi il racconto sul blog di un suo amico
l'ho fatto. il primo commento al post era del mio amico e rimandava a un blog. il blog del mio amico. che io non sapevo che avesse. ma sapevo che al mio amico piace scrivere. e leggere. avevo letto le sue lettere alla rubrica di severgnini e conoscevo i suoi pun arguti.

quando comincai a leggere il blog era scritto così bene e così intelligente e faceva trasparire tutta la natura e l'intelligenza del mio amico, quella parte di lui che mi affascinava. così anche se mi sentivo un po' come un depravato voyeur ho scartabellato tra un post e l'altro, leggendo di qua e di lá, il suo viaggio in transiberiana, i suoi commenti sull'irlanda e quant'altro. lasciai anche un messaggio anonimo dicendo che scriveva benissimo. poi mi sono sentita in colpa, ho pensato che se avesse voluto che io legessi i suoi pensieri mi avrebbe dato l'indirizzo del suo blog. ho pensato che io mi sarei sentita tradita da un'amico che legge il mio blog segreto senza dirmelo e cancellai l'abbonamento ai feed del suo blog.
oggi per qualche strano motivo sono andata a ripescare quel blog...

se non fosse che non voglio essere trovata vi darei il link, perchè davvero vale la pena di leggerlo.

Vorrei conoscere l'odore del tuo paese, camminare di casa nel tuo giardino, respirare nell'aria sale e maggese, gli aromi della tua salvia e del ro...



visto a Cadaques

venerdì 16 luglio 2010

è estate, luglio 2010
la prima volta che ho scoperto i blog e ho cominciato a scriverne uno, ovvero questo, era luglio 2007.
non sapevo ancora che di lì a poco avrei lasciato di nuovo l'italia per andarmene a barcellona
non sapevo ancora che il mio ex-ragazzo sarebbe stato il mio ex-ragazzo per sempre
non sapevo ancora che avrei imparato due nuove lingue
non sapevo ancora che avrei avuto nuovi amici
non sapevo ancora che un giorno avrei abitato da sola
non sapevo ancora che un giorno avrei pensato che la mia vita non sarebbe mai piú stata nella mia cittá natale
non sapevo chi era Ken Parker
non sapevo quasi nulla sull'indipendentismo catalano
non sapevo di poter suscitare tanto odio
non sapevo cosa fosse Cadaquès
non sapevo nemmeno una parola in polacco
non sapevo che un giorno avrei avuto la volontá e la costanza di dimagrire 9 chili, in realtá non sapevo nemmeno che sarei ingrassata quei 9 chili

non sapevo molte cose
e ancora molte non ne so

non so...
... come sará la gente che conosceró lunedì
... che lavoro faró tra un anno
... dove saró tra un anno
... se i pochi amici che ho qui saranno qui tra un anno
... se ricominceró a parlare russo
... se avró nuovi amici, come saranno, dove saranno...
... se...

domenica 4 luglio 2010

un coacervo di pensieri intersecantisi

insomma ecco qui le nostre paure, tutti ne abbiamo
io ne ho una nuova, di essere odiata
non so se è una vera paura, di quelle che mi porterò dietro, o solo una paura contingente. direi piú la seconda
a un certo punto della tua vita diventi il bersaglio dell'odio di qualcuno che hai amato... e ti chiedi il perché... sai che non ha molto senso chiederselo, che l'odio è un po' come l'amore, nasce y ya está

forse le tue domande sono un po' frutto del senso di colpa, perchè quando quella persona ti ha escluso dalla sua vita, in qualche modo tu ti sei sentita liberata

hai la testa piena di pensieri, di tutti i tipi, non solo su di lei e il suo odio... hai pensieri sull'amicizia in generale, su come nasce, su come si rafforza, hai pensieri sulle relazioni d'amore nella tua vita e su quello cerchi. di striscio ti sei anche chiesta quali dovrebbero essere le tue prioritá.

quest'anno a metá anno mi accorgo che alcune delle cose che volevo raggiungere le ho giá raggiunte. ho avuto coscienza di me stessa, ho fatto degli sforzi e ho ottenuto il risultato. mi sembra di essere cambiata molto, da questo punto di vista.

è vero sì che le persone a cui vuoi bene lo sanno, e che tu sai che ti vogliono bene e che dirselo è un di piú quasi sempre. quasi.

sembra che uno parli di paure e si senta o venga subito visto come debole. ma c'è una differenza. le paure relative a cose che abbiamo giá affrontato una volta, ci fanno paura lo stesso, ma le affrontiamo con piú tranquillitá perchè sappiamo che ce l'abbiamo fatta giá una volta. è un po' come con l'amore. se giá siamo stati innamorati una volta, quando il sentimento si avvicina, nostro malgrado, inatteso, lo riconosciamo comunque. e ci domandiamo 'ma non sará mica che per caso mi sto innamorando?'. ma affrontiamo la cosa con piú serenitá rispetto alla prima volta. almeno credo.

il penultimo libro di camilleri che ho letto mi ha lasciato un'impressione forte, perchè c'è montalbano che nel corso di un'indagine conosce un tenente donna della capitaneria di porto, una 33enne belissima e prova un'attrazione fortissima. non solo fisica. prova emozioni dimenticate. balbetta, non riesce a pensare ad altro. poi scopre che anche lei prova lo stesso. dopo essersi visti una volta sola, o due. lei gli confessa le sue emozioni e lui sente la paura di lei di fronte a quelle emozioni che significherebbero un cambiamento di vita. un fidarsi cieco. un darsi anima e corpo. lui, nel momento in cui avverte la stessa paura, comprende il fuggire di lei. quando lui si decide a lasciarsi andare al tumulto dei sentimenti...

mi ha scosso.
molte volte negli ultimi 5 anni ho pensato alla paura di amare. in questi 5 anni ho avuto piú volte voglia in momenti diversi di un compagno. ma l'ultima volta che ho avuto un'occasione non mi sono lasciata andare. non è una cosa facilmente spiegabile. ma a volte una cosa ti sembra così buona che ti spaventa. nel mio caso non ero innamorata, perchè era qualcuno che conoscevo appena, ma era qualcuno che corrispondeva ai miei 'canoni', a quei canoni voglio dire che ho avuto per gran parte della mia vita, perchè ora a dire il vero non ne ho piú. non so se i pregiudizi li ho abbattuti io o si sono abbattuti da soli. è difficile dire perchè uno non si lascia andare. nella fattispecie non credo che la persona in questione meritasse il mio lasciarmi andare, ma credo che se io non fossi stata ingessata le cose sarebbero state un po' diverse. non tanto, solo un po'.

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nota a piè di pagina - coacervo, parola cara alla mia prof d'inglese dell'universitá
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poi passa, quel groviglio si scioglie, un giorno così, su uno scoglio al bordo di un mare azzurro blu verde, quando soffia il vento, tu hai un libro per le mani e qualcuno che ti vuole bene da sempre è lì affianco con un altro libro tra le mani. e vi godete il sole. e il fatto di essere insieme, cosa che avviene di rado.

poi passa. vedi gente felice e contenta intorno a te. respiri l'aria di vacanza. respriri l'amore. vedi il tempo che passa tra i solchi nel viso di chi ti sta di fronte. vedi partite che non vedi più. vivi. y ya está.

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nota a piè di pagina - o forse era la mia prof di italiano delle medie
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