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martedì 25 dicembre 2007

Bon Nadal e "cotilleo" variado :-)

Domani riparto, con un aviòn barato dalla capitale.

La vigilia è stata bella: tranquilla e piena d'amore insieme.
Mamma, sorella, zio e zia, cugino diciottenne dagli occhi neri come il petrolio, amici che mi hanno portato i regali fino a casa perché io non avevo voglia di affrontare lo struscio e tutto il fracasso del centro.
Regali pensati e fatti con amore. Particolarmente apprezzati, anche perché inaspettati, i gadget di Dragon Ball. E molto altro.

Amici che mi amano anche dall'altro lato del mare. L'amica d'Irlanda, A., mi ha regalato una crema per il corpo all'ALOE vera, nella migliore tradizione dello sfottò galweigiano. Mi rendo conto che lo sfottò vi sfugge, ma a me no :-)

A Barcellona vedrò amichetta di Spagna, che è lì per le vacanze e si gode la sua famiglia e il meritato riposo :-)

Mentre la vita va, io vado a farmi un riposino.

lunedì 24 dicembre 2007

Caga tiò


Probabilmente non ne avete mai sentito parlare, ma c'è sempre una prima volta.

A Barcellona il mercatino delle decorazioni Natalizie nei giorni passati era pieno zeppo di pezzi di tronco d'albero di varie dimensioni con una faccia disegnata su uno dei lati (Vedi foto in alto presa da qui).

Questo strano pezzo di legno umanizzato si chiama Caga tiò ed appartiene alla tradizione natalizia catalana.
Questo pezzo di legno è quello che dona i regali ai bambini catalani. I bmabini devono picchiarlo la notte del 24 finché il caga tio non caca i regali.
Questa tradizione me hace gracia :-)
Descrizioni dettagliate della tradizione si trovano in google, come ad esempio in questo sito, nel caso siate interessati.
Nel frattempo io sono contenta di avere la mia tradizione natalizia di scambio doni in famiglia e aspetto il dopo cena con ansia :-)
Che il vostro Tio faccia tanta cacca :-)

domenica 23 dicembre 2007

Leggo i blog che non leggo da tempo. C'è chi deve decidere del proprio futuro, chi finalmente vive un futuro che ho aspettato a lungo, chi studia per raggiungere un futuro che quando sarà realtà probabilmente odierà, chi ama, chi soffre per un amore finito, chi va in televisione per 4 secondi e così via.

Io ho smesso di pensare, di chiedermi, di domandare, di parlarne.
Io faccio e vivo quello che la vita mi dà. Ogni tanto mi balena il lampo con la sua domanda. ma se fossi andata in Guatemala? Ma se non avessi mandato quel CV a Barcellona?

Intanto però vivo.

Vado a lavoro tutti i giorni, pensando che ci sarebbero molti modi migliori per passare quelle nove ore. Come ad esempio imparare a fare candele.

La mia ricerca di un corso di "candelazione" continua, con risultati più o meno deludenti. E' che per consultare i siti dei benedetti centri civici dovrei capire bene il catalano dei miei stivali.

Cmq sono fiduciosa.

Il mio oroscopo del 2008 è assolutamente fantastico. Dice che mi innamorerò, che realizzerò un mio grande sogno grazie a un'amicizia che si stringerà ulteriormente e che questo sogno è probabilmente un viaggio.

Dopo tempo immemorabile ho un corteggiatore. Non realmente interessato a me come persona ma "caldo" in qualche modo. non so bene dove vuole andare a parare, ma sono curiosa di vedere come si muoverà, è un tipo furbo... e stranamente non ho paura di farmi male. Sarà che so di non essere coinvolta emotivamente.

Al momento c'è una sola persona che mi coinvolge emotivamente ed è, come già immaginerete, l'uomo col cellulare (nemmeno il ragazzo mi coinvolge più, anche se mi piace ricordarlo, lui y todos los de goluei)

Questa è un'altra cosa che non è che mi piaccia troppo. Mi sono rassegnata alla vita così com'è. Con i suoi obblighi, la sua routine, la gente inaffidabile e sto diventando più egoista giorno dopo giorno.

Sono fantasticamente contenta di avere la mia famiglia e i mie ottimi amici. E già questo è un grande dono.

E pare che la mia lotta contro il passato si stia estinguendo...

Hasta pronto chicos y chicas...

Casa dolce casa

La mia casa è calda e accogliente. Mia madre ha messo lucine di natale, presepi e renne in ogni angolo. Le candele diffondono aromi soavi.
La mia stanza ha subito una metamoforsi, dovuta all'attesa degli ospiti che arriveranno stasera o domani. Sotto l'armadio a ponte vive ora il lettino dell'hermanita. La stanza dell'hermanita verrà abitata dagli zii. La mia valigia aperta troneggia sul tappeto, è già stata svuotata,, dato che era piena fino all'osso di dolciumi e regali. Ora nella valigia troneggia la mia coperta blu di Titti, il sacco a pelo e varia altra roba che mi è mancata nella ridente Barcellona. C'è anche una macchinetta del caffè da due tazze, finalmente! :-) Prima di chiuderla infilerò un altro paio di maglioni e i regali che riceverò.
Già ho ricevuto qualcosa. Il kit per la sopravvivenza della mia meravigliosa amica Pinta. Ultimamente Pinta è un caposaldo della mia vita, come prima lo era l'uomo col cellulare. Ci pensavo venerdì notte. Quando sono arrivata a Roma con l'aereo oltre al messaggio a mia madre l'altra persona da avvisare era Pinta, la quale non avendo ricevuto il messaggio all'ora prevista dell'arrivo mi ha telefonato e mi ha passato gli amici che erano con lei. Calda accoglienza.

Gli amici da un po' ormai sono il punto saldo della mia esistenza. L'àncora. Le fondamenta. E che lo siano per sempre. Che ci siano sempre.

Ecco ora sono tutti lì sul messenger :-)

A prestissimo, amici bloggers (come mi siete mancati!)

domenica 9 dicembre 2007

Convivenza: piaceri e dispiaceri

Questo weekend "Bionda" di Lapponia e` venuta a barcellona a trovare me un'altra amica, jellyfish. Due giorni da lei e due giorni da me. Girare x la citta´ a caccia di negozi fighi, ristoranti e raramente monumenti e` abbastanza stressante e ora mi sento knackered, pero que guay vederla dopo piu di un anno e in un posto dove piove poco :-)

In occasione della sua venuta, Bionda ha avuto l'opportunita´ di conoscere la sua connazionale che chiameremo "Pretty" e "chicomexicano": i nomi dicono tutto :-)

Sono i miei coinquilini, la prima appena turned 30 il secondo ventiseienne sorridente e giocatore di badminghton, entrambi gentili, e majos, sempre pronti ad invitarmi a fare cose con loro. Chicomexicano e`un patito dei simpson ed e` bello guardarli insieme e intanto chiacchierare mentre lui se la ride x il mio spagnolo.
"Pretty" ha un fidanzato francese, "Ricciolo", che viene nei weekend. Questo weekend Ricciolo e' qui.
Stamattina ho accompagnato Bionda alla fermata dei taxi verso le 12, e poi sono andata un po' girando, negozietti a un euro (per comprare lo "scopillo del cesso" che si e` rotto 0_o) e il locutorio x chiamare a casa...

Quando sono tornata a casa ero hecha polvo, mi sono versata della cocacola light sin azucar sin cafeina e mi sono seduta sul divano (adiancete alla porta della stanza di Pretty). Quasi cadevo in trans quando comincio a sentire una voce di donna che non parla ma fa: haaaaa, haaaa, ohhhh, ahhh. Immaginerete il mio imbarazzo... neanche tanto veramente. Ma il senso di frustrazione... elevato. ¡Coño!
Per fortuna non ho avuto tempo di pensarci perche` chico e` rientrato dopo un paio di minuti dall'evento e abbiamo cominciato a chiaccierare vedendo los Simpson.

Curiosita´: lo sapete che i flinstones si chiamano Picapiedras? yabadabadu dicono anche in castellano :-)

Avviso ai naviganti: da questo momento questo blog e`assoggettato alla anarchia lingustica. Ciò significa che le lingue ufficiali di tale blog sono l'italiano, lo spagnolo e l'inglese, liberamente mescolate. Il catalano e` una lingua di minoranza in questo blog, in segno di protesta al suo strapotere in Catalunya e poiche` sono risentita:

1) per il signore che per strada a una richiesta di indicazioni in castellano mi ha risposto in catalano
2) per essere andata a cinema a vedere un film su Barcellona e aver scoperto dopo aver pagato il biglietto che era in Catalano.

Ciononostante, poiché linguisticamente parlando sono una spugna, ben presto potrete trovare qua e la´spruzzate di catalano (che x vostra fortuna se parece un monton a nuestro idioma) :-)

Adeu

domenica 25 novembre 2007

Un'altra città, un altro lavoro, la tastiera senza le lettere accentate, un "locutorio" aperto la domenica x usare internet, l'edificio del mercato di santa caterina di fronte a me.
Tra poco tornerò a casa, apriro' il frigo e mangero la pasta zucchine e peperoni che avevo preparato ieri sera per la mia amica catalana...
...La mia nuova casa le è piaciuta. La mia grande stanza con il piumone arancione che la colora tutta, e il mio megabagno tutto mio :-) Ha commentato che effettivamente costa un po', pero' è nel centro. Mi ha invitato ad andare a lezione di flamenco con lei a gennaio :-)

Ops, il controllo ortografico bloggers qui lo fa in castellano, mi trova tipo 250 errori :-) jaja

martedì 13 novembre 2007

mañana por la tarde

Un altro viaggio sta per cominciare.
Domani a quest'ora sarò a Barcellona già da qualche ora.

domenica 11 novembre 2007

Lettere non scritte

È che a volte ci sentiamo così... spaventati, trascinati dalle onde, a seconda di come cambia la corrente, un po' a destra e un po' a sinistra, e i nostri muscoli non sono forti abbastanza per tenerci saldi con i piedi sulla sabbia, e a poco a poco lasciamo che l'acqua ci trascini. Così mi sento.

La gente ha sempre o quasi ben chiaro quello che vuole.
Io pare di no.
L'uomo col cellulare nuovo vuole una donna con cui dividere la vita, che gli dia sicurezza e che non lo lasci dopo anni e anni insieme come ho fatto io. D'altro canto dice che se io potessi dargli la sicurezza di non lasciarlo lui starebbe con me...
Intanto io ho perso ciò a cui tenevo per incapacità. Alla fine è questo quello che penso. È così che mi sento. E ora potrei esserci io lì, con lui, a farmi abbracciare e desiderare, ad ascoltare delle sue performance fantastiche a championship manager... a sfotterlo perché vedeva il wrestling mentre io volevo vedere una mamma per amica. Era quella la mia vita e io ho dato un calcio in culo a tutto, me compresa.

E sto qui a 2 anni dalla separazione, con due anni di vita in più, con nuovi amici di tutte le lingue... ma sola... disperatamente sola a cercare la mia strada. E anziché stare ferma mi agito, alla ricerca di qualcosa che poi probabilmente non esiste.

E la verità è che gli ho fatto un sacco di male... anche se gli volevo bene.

giovedì 8 novembre 2007

Shopping mamma e figlia: un paradiso chiamato "carfur"

ore 7.50

Rumori in casa. Scogliera si desta. Pensa: Coinquilina mayor sta uscendo. Si siede nel letto e apre la porta della stanza. Dice:
- Mamma.
Coinquilina mayor risponde:
- Scogliera, buongiorno.
- Lavori tutto il giorno?
- No, solo tre ore.
- Vuoi fare qualcosa dopo?
- Sìììì! Andiamo al carrefour?
- OK ci vediamo alle 11 sotto casa. Torno a dormire.

Sssssgr (cigolio della porta che si chiude).

Ore 10.55.

Location: Bar preferito di Scogliera
Scogliera con la sua voce pimpante: Buongiorno!
Signora del bar, presunta proprietaria: Ciao bella
Ragazza del bar, detta Maschio da Coinquilina mayor: Ciao Bella.
Scogliera: Maschio per favore, mi metti in carta una brioche con l'uvetta se c'è, altrimenti un cornetto vuoto?
Signora del bar: Bella, lo sai che mi fa strano che fra una settimana non ti vedrò più a prenderti il caffè qua? Lo sai uno si abitua alla gente... Ma torni a Natale?

Ore 12.30 circa
Location: mitico mondo di Promod, dopo una serie di altri negozio in cui non conscono quella cosa chiamata LANA.
Coinquilina mayor: Bello, mi piace Promod. Ce l'hanno la mia taglia?
Scogliera: Mamma, se vedi una bella maglia di lana, non a collo alto, non troppo scollata, che sta bene sulla gonna verde che mi hai regalato al compleanno, segnalamela.
Coinquilina mayor, senza aver ascoltato: vedi che bella gonna!
Sco: , non me la metto la gonna!
CM, che questa volta ha ascoltato: eh allora la gonna che ti ho regalato io non te la metti!!!
Sco: Mamma, mi serve la maglia. La gonna che mi hai regalato tu me la sono già messa tre volte, certo che me la metto.

Alcuni secondi dopo:
CM: Guarda che bella questa maglia [a collo alto, ndS]
Sco, rassegnata: a collo alto non me le metto.
Poi, illuminazione, la maglia dei sogni di Sco a solo 29 euri!
CM: bella bella compratela, te la regalo io.
Altra maglia, altra illuminazione.
CM: bella bel colore, compratela, te la regalo io.
Altra maglia, altra illuminazione.... etc.
Alla fine Scogliera prova 4 maglie, gliene piacciono tre, ne compra due, scartando la terza xché è di cotone, è nera, ne ha altre simili, ed è meglio non occupare spazio inutile della valigia, tanto Promod, c'è anche a BCN :-)

Era una vita che non mi godevo lo shopping.

Dopo lo shopping Coinquilina mayor e Scogliera che ovviamente non avevano cucinato se ne vanno alla ricerca di un ristorante e ne trovano uno mitico. Veramente buono! Non vi dico cosa ho mangiato per rispetto :-)

Discussione a tavola
CM: ma quindi vai a fare sempre il tuo lavoro?
Sco: sì mamma.
CM: In che azienda?
Sco: si chiama xxx.
CM: no ma io dicevo che tipo di azienda? come quando stavi in Irlanda?
Sco: sì mamma, questo lavoro si può fare solo in quel tipo di azienda [faccio lo stesso lavoro da 7 anni, ndS]
CM: vabbè a me non è che m interessa, è che la gente me lo chiede e io non so che rispondere e mi pare brutto
Sco: ok. comunque l'azienda è in centro, etc etc, mi pagano xxx etc etc.
CM: [con faccia seria] ma tu con il tuo lavoro ti puoi mantenere?
Sco: non ho capito la domanda.
CM: [con faccia seria] ma tu con questo lavoro ti puoi mantenere?
Sco: intendi quando sono freelancer come quest'estate o ora che vado a Barcellona?
CM: no, in generale. Ti puoi mantenere, avere una casa?
Sco, inebetita: fa differenza da freelancer da dipendente, e se sei dipendente in Italia, in Irlanda, o in Spagna.
CM: sì ma per esempio in Irlanda ti potevi mantenere?
Sco, pensando che la mamma fosse impazzita: E scusa in Irlanda non mi sono mantenuta?
CM: Sì ma hai sempre vissuto in una stanza, in casa con altra gente, non una vera casa tua.
Sco, sollevata perché la mamma non ha l'Alzheimer: ahhhhhh! Claro que si, mama :-) Però non mi conviene, con una casa tutta mia avrei solo i soldi per campare giusto giusto. Così posso viaggiare e poi non mi piace stare sola in una città dove non conosco nessuno. Almeno non ancora.

La mamma di Scogliera è preoccupata per il futuro di Scogliera.
Coinquilina mayor si preoccupa per Scogliera dal punto di vista economico e per Hermanita dal punto di vista emotivo e del fidanzamento.

Scogliera nelle ultime settimane ha capito che Coinquilina mayor pensa che Scogliera non avrà mai più un rapporto di coppia stabile. Mentre pensa che Hermanita lo avrà, forse perché Hermanita lascia trasparire che lo vuole.

Quando ho detto a Coinquilina mayor che avevo avuto questa offerta di lavoro a Barcellona, lei mi ha detto che è preoccupata perché sono irrequieta. e poi ha detto: "Ma quando torni, lo troverai un altro lavoro? Non sei troppo vecchia?"

È bello quando le persone che ti vogliono bene ti incoraggiano :-)

mercoledì 7 novembre 2007

Cose fatte, cose da fare

Non si sa bene perché ma nell'ultima settimana mi è capitato di vedere un sacco di film. Direi troppi. Oggi sono riuscita a scamparmi l'ennesimo. Sarà che mi costa fatica in questi giorni stare tranquillamente seduta per due ore.

Cose fatte:
  • Visitato il sito di affitto case a Bcn, diverse volte, pare interessante
  • Scoperto dove alloggerò la prima settimana
  • Scoperto lo stipendio netto mensile
  • Scoperto che il 24/12 è giorno lavorativo
  • Preparato tutto quello che devo lasciare alla commercialista x chiudere partita IVA e non pagare tasse inutili nella mariuola Italia
  • Cominciato a lavare cterve di panni che non entraranno mai nella valigia di max. 20 kg...
  • Preparato l'elenco dei MUST da includere nella valigia (che tanto di sicuro mi scordo qualcosa)
  • Preso informazioni sulle compagnie telefoniche e sulla SIM che mi conviene
  • Avvisato un sacco di gente che vado via/arrivo :-)
  • Convinta l'amica d'Irlanda a mandare CV a BCN nell'azienda in cui vado a lavorare io :-)

Cose da fare:

  • Far entrare tutto il tuttibile nella "mochila"
  • Ancora qualcuno da salutare
  • Organizzare pizza con amici e hermanita
  • Organizzare pranzo con "coinquiline"
  • Pagare commercialista
  • Preparare documenti di identità/biglietto aereo/indirizzo società/indirizzo posto in cui alloggerò
  • Chiedere informazioni su Poble Nou come posto in cui vivere al fan di dragon ball e all'amica catalana

Cose da tenere a mente:

  • Andrà bene
  • Anche se andrà male ho sempre una casa in cui stare
  • Sarò sempre io

domenica 4 novembre 2007

Di una canzone, di una giornata di sole e di altri dei

Oggi grazie a Viaje Otoñal ho scoperto una canzone bellissima con annesso video. A dispetto del nome l'autore non è un purpo.

Vi sottopongo solo il ritornello:

No son mujeres ausentes,
no son cuchillos en los dientes,
no son martes de carnaval de Brasil,
no son canciones urgentes,
no son asuntos pendientes,
no son martes de carnaval de Brasil.

Il ritmo di questa canzone si adatta perfettamente a questa splendida giornata autunnale, con l'aria tersa e pungente e questo sole discreto e caliente.
Ho ricevuto un aspettato invito a pranzo e mi sento leggera, non dovendo cucinare né altro :-)

Le fatture mi perseguitano e dovrei farle. E saranno le ultime... forse le ultime della mia vita di sicuro le ultime di quest'anno.

Mi sento bene... "friccicarella".
Le cose da dire implodono dentro di me anziché manifestarsi all'esterno. Non so bene perché ma ho un buon feeling a proposito di questo mio nuovo viaggio, se possiamo chiamarlo così.
Sento forte che c'è gente che mi ama e me lo dimostra. Mi sento forte. Beh meglio che io non lo dica troppo ad alta voce.

Se ci riesco prima di partire vi posto un po' di foto della città più bella del mondo.

Chicos, que lo paseis muy bien vuestra vida.

sabato 3 novembre 2007

Un film che volevo vedere da tanto tempo

Questo film.

E sì, mi è piaciuto. C'è la vita in questo film. La vita privata e pubblica di una persona. Fallimenti personali e lavorativi, amore verso una donna, verso i figli, verso gli amici. C'è la disperazione. C'è la ripresa psicologica. E c'è lo sfondo: la politica e l'economia come scontro tra realtà e apparenza, essere e voler essere. Un trionfo della giustizia che in fin dei conti mi sembra utopico. Ironia e toni dimessi.
Un film sulla vita, radicato nella realtà italiana dei nostri giorni.

preparativi

I preparativi sono cominciati... lentamente... ho comprato il biglietto, ho un alloggio per i primi giorni, ho avvisato le amiche che vivono lì... L'ho detto agli amici di qui.
Ho deciso, e sono contenta. Ho solo paura di sentire nostalgia, continuo a ripetermi che da Barcellona a casa di mia madre non ci vogliono più di 3 ore e mezza tutto compreso.

Il mio compleanno ha portato un numero congruo di bei regali, che mi saranno utili. :-)

Beh la verità è che non ho molta voglia di scrivere... mi sa che questo blog subirà un arresto finché non entrerò nella mia nuova vita :-)

mercoledì 31 ottobre 2007

Feliz Cumpleaños

Della serie "Anche le rocce invecchiano..."

Da buona Scogliera di halloween, non solo pare che oggi io sia invecchiata di un anno, ma anche che come regalo di compleanno, per qualche strana congiuntura astrale, mi abbiano offerto un lavoro in terra di Spagna.

Tutto piuttosto in fretta e senza prevviso.

Sto cercando di abituarmi all'idea. Dovrei iniziare entro il 15 novembre...

Demasiado Ràpido. (gli accenti al contrario mi scoccio di metterli)

La cosa non mi dà una gioia immensa. Ma non mi lascia nemmeno indifferente. Sono pronta per un nuovo cambiamento?

Ai bloggers l'ardua sentenza.

Dolcetto o scherzetto a tutti :-)

domenica 28 ottobre 2007

La giusta distanza

Oggi pomeriggio ho visto questo film, che mi è decisamente piaciuto.

Mi ha fatto riflettere sulle relazioni umane e su come a volte preferiamo continuare a scoprire la vita piuttosto che fermarci. E come la vita comunque vada dove le pare.

L'attrice, a essere sincera, ha qualcosa che a pelle mi era antipatico, ma il personaggio era azzeccato. Voglio dire, la ragazza rappresenta bene la vita di una trentenne italiana, secondo me. Ovviamente però ho preferito il personaggio del ragazzino... che diventa uomo :-) Oddio a tratti è un po' scema la tizia. Voglio dire, ma tu lo sai che il tabaccaio è un rattuso, ti pare ch ti fai dare un passaggio? E poi ci esci pure assieme? Nessuna trentenne sensata lo farebbe. Cmq sarei curiosa di sapere dove hanno girto il film. E di sapere qual è la città in cui il ragazzino va un paio di volte.

Sì lo so, la mia recensione fa schifo. Beh non era un recensione, solo opinioni male articolate. Ho un lavoro in consegna domani mattina e non ho fatto nemmeno il 10%. L'uomo col cellulare ha appena deriso la mia forza di volontà :-)

Domani vorrei tanto alzarmi e trovare una sorpresa. Cazzo mi sa che devo scrivere una mail a quelli del mio progetto segreto, col numero del passaporto, magari è per quello che non mi chiamano. Ragà, voglio un'altra avventuraaaaa :-)

E comunque mi sono ricordata che volevo dirvi un'altra cosa, però non posso scriverla in un post che ha il titolo di un film, giusto?
Massì, chissene...
Vabbè, faccio un altro post, va... però lo faccio domani, beh diciamo dopodomani, che domani avrò da lottare contro il tempo.

E domani è l'onomastico di Pinta :-) le ho comprato.. vabbè non lo dico perché, metti che ha scoperto che ho un blog e non me l'ha detto, poi si toglie la sorpresa :-P

La pelle dello stomaco mi tira...

Spaghetti con vongole
Lupini e olive in quantità
Cotoletta di pollo
Patate al forno
Patate fritte
Parmigiana di melanzane
Zucchine alla scapece
Bocconcini
Salame in quantità
Pizzette fritte
Innaffiata di vino
Mignon
2 barrette Kinder
Limoncello
Caffè corretto con anice

Sarà normale che mi sento scoppiare?

sabato 27 ottobre 2007

Siccome mi annoio...

Domande prese da qui
Test riepilogativo dell'anno
1. Avuto qualche relazione quest'anno?
mhmm... che si possa chiamare relazione no... voglio dire... non ho avuto un fidanzato, no.
2. Hai già festeggiato il tuo compleanno?
Non ancora, manca poco!
3. Pianto?
Si, direi parecchio.
4. Fatto diete?
Si, finché ero in Irlanda, una settimana sì e una no ero a dieta, a pranzo mangiavo insalata, e dopo pranzo tutto il tuttibile :-)
Poi sano stata a dieta due settimane ad agosto per fortuna portando a casa dei risultati :-) Ma la dieta migliore è stata la mia vacanza :-)
5. Fatto le ore piccole?
Si :-)
6. Bevuto bevande particolari?
yeeees: Jerez dulce, Gazpacho, il liquore quello basco che non mi ricordo come si chiama, Abuelo de Malaga, anice tagliato con acqua (una figata).
7. Campeggiato?
No
8. Comprato qualcosa?
Meno del solito, ma l'acquisto migliore è stato il mio zainoooooooooo :-)
9. Incontrato qualcuno/a di speciale?
Direi di sì.
10. Viaggiato all'estero?
Spagna, Irlanda, Londra.
11. A che stai pensando?
Che infondo ho viaggiato abbastanza
12. Hai abbracciato qualcuno?
Gli abbracci più speciali: al ragazzo, all'uomo col cellulare, un abbraccio stritolante all'amica ispanosvedese, e poi altri, molti sì....
13. Hai dormito nel letto di qualcun altro?
Mhmm, no, sul divano di qualcun altro... ma sola :-( ah beh sì, nel letto di una mia amica, una volta che sono andata a trovarla e ho dormito da lei.
14. Hai bevuto alcool?
Definitely :-)
15. Sei rimasto senza soldi?
mhmm, no, ma ci sono vicina :-)
16. Hai avuto un incidente d'auto?
Mi hanno tamponato una settimana fa
17. Sei rimasto con il cellulare senza soldi?
Potrebbe essere...
18. Sei stato chiamato puttaniere o puttana?
Mhmm, puttana forse sì, ora che ci penso... forse non così esplicitamente, ma sono sicura che l'ha pensato
19. Hai fatto qualcosa di cui ti sei pentito?
Difficilmente mi pento
20. L'ultima persona che hai abbracciato?
Ansiolina
22. L'ultima persona che ti ha chiamato?
Pinta
23. Quando è stata l'ultima volta in cui ti sei sentito stupido?
A volte mi ci sento quando non capisco le battute
24. Quale è l'ultima persona con cui hai ballato?
Il ragazzo
25. L'ultima persona a cui hai gridato?
Mia sorella
26. Cosa stai facendo?
Scrivendo sul mio blog, chattando con Jellyfish, pensando

I post dovrebbero avere un titolo

Sabato pomeriggio

L'aria tersa è fredda, frizzante.
Sotto la pelle sento già Natale avvicinarsi. Lo sento.
L'anno scorso il natale non lo sentivo. Lo subdoravo dalle vetrine dei negozi, ma non lo sentivo, e comprai le lucine di natale da mettere nella mia stanza, per colorare l'ambiente e farmi sentire a casa. E fu una mossa geniale. Le adoravo. Le ho tenute finché non mi trasferii. E ora son qui, nel ripostiglio. Tra un po' andrò a ripescarle...

Ho consegnato il lavoro. Ne ho un altro per lunedì/martedì.

Cmq questo post era per parlare un po' di me negli ultimi giorni.
Mi sento come se avessi fatto passi da gigante.

1) sono di nuovo nella fase da voglia di socialità
2) giovedì ho passato tutto il giorno con Ansiolina venuta in visita. Abbiamo parlato a raffica, come sempre. Un altro viaggio nel tempo.

E veniamo al punto principale, al tempo. E per parlare del tempo che ho cominciato questo post. Non il tempo atmosferico, ma il tempo cronologico, gli anni.

Come vi ho già detto in un post qualche giorno fa, la mia vita in questi giorni mi sta scorrendo davanti. Persone e luoghi. Dettagli accantonati in un angolo della mia mente, assieme a vecchi sogni impolverati come le fotografie nell'armadio.

Non è facile mettere i miei pensieri in un discorso coerente.
Si tratta come di piccole epifanie accumulatesi giorno dopo giorno.
Non so se si possano chiamare verità, perché, come tutto in me, si tratta di cose mutevoli.

Un volta, quando qualcosa della mia vita finiva, in maniera abbastanza inconsapevole, la etichettavo come "negativa". Voglio dire, in alcuni casi sapevo trarre vantaggio dalle conseguenze di quella cosa conclusa, ad esempio nel lavoro, ma nel caso dei rapporti umani, se per qualche motivo perdevo il contatto con qualcuno automaticamente pensavo che quel rapporto non era stato sincero, o che quella persona era negativa o troppo diversa da me.

Tutto questo fino a quando ho lasciato il mio ex dopo 8 anni.
In quel caso mettere una croce nera su quel rapporto sarebbe significato negare me stessa, la mia vita. E il dramma di sentirmi divisa l'ho vissuto tutto in quei mesi.

Poi sono emigrata.
Mi sono affezionata a nuove persone, emigranti anch'esse. E i miei affetti hanno tutti avuto un che di temporaneo, per tutto il tempo lì. La gente veniva e se ne andava. Questo dava alla mia vita un certa dose di instabilità. Per tutto il tempo però ho creduto che quei rapporti fossero speciali. E ho avuto molto a cuore il problema di mantenere i contatti. Molti li mantengo anche ora che me ne sono andata io. Ma ci sono persone importanti di quei mesi, una in particolare, di cui non so più nulla.

Una volta il fatto che queste persone non si facciano vive mi avrebbe fatto dubitare della sincerità de loro affetto per me.
Ora so che ci sono epoche nella vita. Cose belle, che mi porto dentro. E gli altri se le portano dentro come me.

Nelle ultme settimane, ho dei momenti in cui mi manca profondamente il modo in cui mi sentivo qualche anno fa quando pensavo al mio ragazzo. Era un pezzo di me. È un pezzo di me.

Un paio di giorni fa, entrando nella casa vuota, ho sentito l'odore del passato l'odore della famiglia, di mia madre, mia sorella mia nonna. Il tepore del prendersi cura le une delle altre. Ho sentito la gioia di avere una famiglia.

Inevitabilmente in momenti come quello e in molti altri mi chiedo perché non ho voluto una famiglia con il mio ex. A volte penso che sto davvero perdendo qualcosa. Poi però ci sono momenti in cui mi sento viva e felice. E mi chiedo se lo fossi quando stavo con lui.
E il fatto è che lo ero ma in un modo diverso.

Intanto ho amici sparsi vunque. A volte mi chiedo, se ad esempio vivessi a Helsinki, sarei amica di Bionda come lo ero in Irlanda? uscirei con lei, farei cose con lei? E se vivessi a Roma, frequenterei Amica di Spagna? E se vivessi a Barcellona, a Cordoba, a Belfast, a Rimini?

Intanto so che nella mia vita ci sono rapporti importanti. E che ce ne saranno altri. E questo è già tanto.

A volte ci si sente bene, senza capirne il perché. E più si cerca di spiegarlo, più pare di girare attorno a qualcosa che non si può afferrare in nessun modo.

Solo piccole epifanie della mia anima.

lunedì 22 ottobre 2007

Quando...

...quando uno deve vivere male xché le persone attorno a lui hanno inconsapevolemente o consapevolmente deciso così...

...quando uno si tappa la bocca per mesi, e poi un pomeriggio esplode...

Quando?
Oggi.

domenica 21 ottobre 2007

Degli amici lontani

La mia amica d'Irlanda, A., originaria della mia città, è stata qui. L'ho appena vista. Abbiamo parlato come se il tempo non fosse passato. La sua vita e la mia vita. Il suo amore e il mio amore.
Una volta le mie amiche erano ragazze. Ora le mie amiche sono donne. Parlano da donne, pensano da donne, hanno la forza di donne e combattono come donne. E mangiano cioccolata come donne :-) E quando sono nei periodi no, le vedi con una sigaretta accesa e ti sorprendi, perché era tempo che non le vedevi fumare. E parlano, parlano, parlano.

A. è un donna aperta. In lei confluisce e si equilibra la mentalità tradizionale dell'Italia meridionale e quella cultura della tolleranza, dell'accettazione del diverso che appartiene alle persone colte e alle persone con molta esperienza di vita. A. vede la vita con obiettività, la sua vita e quella degli altri. Sa amare. Ama con discrezione, ma a piene mani. Non si risparmia. Sa avere pietà. Sa conciliare. Sa dire "ho sbagliato". Sa dirti dove sbagli con tatto.

E domani torna nell'isola incantata. Nella verde terra della pioggia.

venerdì 19 ottobre 2007

Ho un nuovo sogno

La gente dice che se hai un sogno vero, uno di quelli che non ti fa dormire la notte, e ti impegni con tutte le tue forze, lo vedrai realizzato.
Ieri mentre ero a cinema ho avuto un'intuizione.
Il mio sogno si è materializzato davanti a me: voglio smettere di guardarmi alle spalle e di pensare a ciò che ho perso. Voglio guardare avanti per consentire al mio futuro di accadere: diventerò topo e farò lo chef.

martedì 16 ottobre 2007

piccole gioie

  • Finire un test per un lavoro
  • Ricevere una mail da una ragazza conosciuta in vacanza
  • Scoprire di essere stata l'anello di ricongiunzione tra due amiche che non si vedono da anni
  • Ricevere finalmente il cellulare avuto coi punti vodafoneone :-)

domenica 14 ottobre 2007

Ricordi

Io sto qui.
Da quando sono tornata dalla Spagna la mia vita è un eterno fermo immagine. Non sono triste ma non sono allegra. Sto diventando la Scogliera pre-Irlanda? La cosa mi spaventa.

Inoltre ogni 10 minuti mi sovviene un ricordo importante. La maggior parte sono relativi a persone, luoghi e fatti dell'Irlanda, altri a periodi diversi, all'uomo col cellulare addirittura ricordi dell'università o dell'adolescenza. Cose a cui penso di rado.

Gioie ne provo, immense, ma per cose che non mi riguardano direttamente, ma che hanno a che fare con persone che amo o che ho amato. Come quando oggi ho visto MC col pancione...

Gioie ne provo ripensando all'uomo col cellulare e a quando eravamo felici, o pensando al ragazzo e agli amici "irlandesi". Beh sull'Irlanda, c'è anche un po' di tristezza, un po' di nostalgia per quei piccoli eventi quotidiani che mi davano gioia, tipo vedere ragazzo e amichetta di Spagna al bus tutte le mattine... o vedere l'alba mentre attraversavo il ponte sul fiume per andare al lavoro. Cose piccole, cose belle. Occhi sorridenti.
I miei amici irlandesi ultimamente sono tutti occupati con le loro vite e i contatti si sono fatti più sporadici da quando sono tornata dalla Spagna. La cosa un po' mi rattrista.

Credo di avere paura del futuro. Credo che il momento di stasi derivi dalla paura. Come sempre prima di una decisione che mi cambia la vita...

Oggi non ho resistito e ho scritto una mail a un sito di oroscopi per avere un'opinione su questo momento della mia vita. Ovviamente non risponderanno, ma se lo facessero in fin dei conti non è che qualcosa nella mia vita cambierebbe.

In questi giorni la cosa che mi piace di più è dormire.

Non so perché ma in questi giorni ho così tanta voglia di innamorarmi... è anche per questo che ho nostalgia dell'isola incantata, perché lì avevo questa cotta immensa, strana, che se da un lato era frustrante dall'altro mi dava voglia di vivere. Non che ora non abbia voglia di vivere, solo che non so bene verso dove incanalare le mie energie.

Gestione dei blog e statistiche

Qualche giorno fa, grazie a PaolaEffe, ho scoperto che da shynistat posso vedere con quale ricerca in google la gente trova il mio blog.

Qualcuno lo ha trovato cercando "se ti danno 4 in geografia" :-)

Infondo io ho scoperto che esisteva il mondo dei blog mettendo in google frasi di canzoni di De Gregori. Non è tanto strano che qualcuno arrivi a me per una misera citazione in un commento del mio blog di C'est la vie.

Buon appetito, que aprobeche

Cose di oggi e di ieri

Alle 22.45 di sabato sera, Scogliera vecchia e triste al PC sta (e qui c'è una citazione che nemmeno l'uomo delle citazioni può sgamare). La sua amica Pinta analogamente bazzica su messenger.
Scogliera dice: pinta lo sai, ho proprio fame di qualcsosa di buono.
Pinta: cazzo hai appena cenato, curati. Cmq amicabattutosa mi aveva detto se volevamo andare per un caffè a xxxpostotristexxx alle 23.00 quando lei finisce di lavorare, però io le ho detto di no, perché ho pensato che era triste.
Scogliera: a xxxpostotristexxx fanno cose cioccolattose chiatte?
Pinta: sì sì. Mo chiamo amicabattutosa e vedo se ha voglia
[...]
Amicabattutosa ha detto "yeahhhh, si si, vi aspetto, sbrigatevi, sbrigatevi!"

E così Scogliera, Pinta e amicabattutosa alle 23.45 cercavano un bar aperto e non troppo triste nel paese triste per definizione, ridendo tutto il tempo con le solite stronzate e fermandosi, dopo un altrettanto triste "Orzo nocciolino" - però aveva i pezzettini di caramella mou, buoni! - a fare un paio di foto nella piazza del paese triste.

Nella vita, per sentirsi bene "basta poco, che c' vo"

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Stamane Scogliera si è alzata con un canzone nella testa:

"Ascolta, il destino ti ascolta"
dell'esimio dottor (faccio come i parcheggiatori) De Gregori.
Ma, mi domando e dico, le parole saranno proprio quelle?
Google search. Ebbene no, le parole vere sono:

"Ascolta il nemico ti ascolta, da dietro la porta
gli specchi cominciano a sanguinare, cari e care."

Nessuno lo sa, ma io adoro questa canzone, sia il testo che la musica, in particolare mi piace questa parte:

"E le radio delle ragazzine dove scoppia il silenzio
ed ogni dedica si confonde.
Nell'aria che non ha confine, nell'aggettivo mitico
e nelle sue onde"

Ci avete mai pensato voi all'idea di un aggettivo e del suo potere evocativo? Pensate all'aggettivo "mitico" per un momento, e vedrete le onde espandersi come segnali radio, da Gilgamesh a Odisseo, a Ulisse, a Dante, e così vi fino a Joyce. Se non la chiami onda puoi chiamarla ombra.

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Oggi gente che non ha niente di meglio da fare, ha deciso di mettere su quella cosa che viene chiamata con un nome che ricorda le scuole elementari: "Le primarie".
Così, Scogliera, da brava ragazza con idee stataliste, è andata con la mamma a votare nello scontro:


Velcro contro Bimby

È una scelta difficile. Il bimby per me è stato sempre una specie di oggetto magico.
- "Ti piace la crostata?, l'ho fatta nel bimby".
- "Vieni a mangiare la pizza da me, la faccio nel Bimby, ci vogliono due minuti".
E così via. L'ho sempre immaginato come un oggetto magico, ci ficchi dentro un po' di materia prima alimentare, lui mixa, e viene fuori la pizza, mixa di nuovo e viene fuori il gelato, mixa di nuovo e la mamma di Pinta fa i biscotti alle nocciole.

Quale occasione migliore per avere un Bimby gratis per tutta l'italia?

A confronto con il Bimby, il Velcro ci sembrerà ben poca cosa. In fondo è una cosa che tutti conosciamo dall'infnzia e che a volte abbiamo pure odiato perché si attacca al nostro maglione preferito, cattura i pelucchi di tutto il circondario, etc. Però pensateci voi... come sarebbe stato il portafogli colorato che adoravamo da ragazzine senza il velcro? magari con una ciappetta (anche detta clip). Oh My God, una ciappetta sul mio portafogli con la chiusura in velcro? E lo sapete che il mio zainone con cui sono andata in Spagna (costato la bellezza di 100 euri) ha un complicato sistema di regolazione delle... (cazzo come si chiamano) delle bretelle quelle che ti metti sulle spalle per portare il peso, tipo tracolla ma con lo zaino (sarà grata se qualcuno vorrà comunicarmi il nome delle stesse) dicevo... lo sapevate che l'intricato sistema si basa sul VELCRO?
E allora, senza il Velcro, la mia vacanza sarebbe stata diversa. Sì... dopo questa grande riflessione, sono titubante... Bimby o Velcro?

Beh, a voi la scelta, io la mia l'ho già fatta, ed è per questo che ho cominciato a scrivere il post. Perché...

... A voi pare normale che mia mamma riesca a fare "Ammuina" ovunque vada? Ovunque vada, conosce qualcuno... e ovunque vada questo qualcuno è uno che fa ammuina con lei. E se non lo conosce prima, al'uscita dal luogo cmq avrà cnosciuto qualcuno? Ergo, uno degli scrutatori (però non mi sono sentita guardata così tanto, hihihi) è un suo collega. Insomma la bagatella si è conclusa con mia mamma che prometteva al suddetto (dopo che entrambi avevano rivoltato il seggio) di portare il caffè a tutta la combriccola di scrutatori. E così è stato.

Ragà, sarà anche simpatica, ma io a 32 anni (quasi) a volte ancora mi imbarazzo della socievolezza di mia madre.

venerdì 12 ottobre 2007

Monologo travestito da dialogo - parte prima

Nei blog la gente ci mette un po' di tutto: curiosità trovate qui e lì in rete, fatti della vita privata, problemi di condivisione di appartamenti, storie sul proprio lavoro, racconti di fantasia, foto particolari, video musicali o comici. Insomma un po' quello che ciascuno preferisce, in base ai propri gusti e preferenze e all'estro del momento. Gente di quasi tutte le età scrive si sé, di politica, storia, cinema, di cultura insomma.
Alcuni hanno vite normali, o monotone, altri avventurose, viaggiano un sacco o sono oltremodo curiosi. Alcuni hanno lavori normali. Altri fanno lavori fighi. Altri ancora sono disoccupati. O precari, come si autodefiniscono con rancore verso la società.

E io? Io pure ho un blog, no?

Io cosa sono? Chi sono? Di cosa scrivo?
Di me, essenzialmente.

Di me... E io chi sono?

[voce maschile fuori campo. di uomo sulla 50ina, cento napoletano, uomo vecchia maniera per la precisione mi immagino Luigi De Filippo] Ehi, un attimo un attimo gente! Attenzione! un poco di attenzione per favore [Clap! Clap!], qui si sta verificando qualcosa a cui dobbiamo assistere. Qualcosa di importante. Un evento.
[Voce femminile fuori campo. Ragazza giovane. Compita. Accento milanese o comunque settentrionale] Cosa? Cosa succede?
[voce maschile] Scogliera! Scogliera sta per dire una cosa veramente importante! Dobbiamo ascoltare!
[Voce femminile] E cosa? cosa sta dicendo?
[brusio - la voce maschile e quel femminile confabulano]
[Seguono alcuni secondi di silenzio, la luce sul palcoscenico s spegne, parte una musica prima soave, per pochi secondi, poi il tipo di musica di quando si sta per presentare qualcuno in uno spettacolo]
[Voce femminile] Signore e Signori! Questa sera siamo lieti si ospitare a "Tra me e le mie parole" un ospite di eccezione che si esibirà in una performanca dal valore epocale. Signori e Signori, questa sera qui sul nostro palcoscenico un'intervista speciale. Intervista di Scogliera a se stessa!
[Silenzio]
[Voce maschile] Scoglieraaaa, oh, Scoglieraaa, che stavi dicendo? Ricomincia, ti ascoltiamo, il pubblico ti ascolta.

Scogliera intervistatore: Chi sei?
Scogliera intervistata: Scogliera piacere

Scogliera intervistatore: Sì, bene, ma chi è in realtà Scogliera?
Scogliera intervistata: Una donna, sono una donna.
Ho 31 anni. Quasi 32. A breve, sì. Sono alta, bruna.
Sai cosa, è che il tizio prima, mi ha interrotto. Io stavo pensando. E il signore anziano con la faccia di quello del "cavalluccio rosso" di Così parlò bellavista mi ha interrotto. Dicevo, che ognuno nel suo blog si presenta per quello che è. O per quello che vuole essere. Per quello che vorrebbe essere davanti a sé stesso e agli altri ma non ha il coraggio di essere. Insomma a seconda delle persone il blog è una specie di casetta sull'albero, come quelle in cui i fortunati bambni de film americani si rifugiano per avere il loro spazio, le casette in cui coltivano hobby particolari o in cui progettano il loro futuro o in cui nascono, da pensieri ed episodi particolari, le loro ambizioni. Il blog è un po' così. Io perché ho cominciato a scrivere il blog l'ho già detto in uno dei miei primi post.

Scogliera intervistatore: Ma ora non è questo il punto importante. Il punto importante è "chi è Scogliera?" Alle soglie de suoi trenta due anni, chi Scogliera e cosa vuole? Io ti vedo brancolare nel buio. Un giorno vuoi tornare col tuo ex ragazzo, quello che hai lasciato due anni fa perché eri infelice....(perché eri infelice?)... o perché avevi paura di una vita normale... di una cosa con lui... di figli... di giornate tutte uguali... beh non è importante... dicevo... io, Scogliera, ad onor del vero, ti vedo titubante... Se non ti conoscessi, direi che non sai dove andare, che non sai quello che vuoi, mi sembri quasi inaffidabile....
Scogliera intervistata: Hey ti ci metti anche tu? Sono stanca di sentirmelo dire. Lo dice il mi ex, sì quello che ho lasciato due anni fa e qualche giorni fa lo ho detto l'hermanita... sì i ha detto che io non so scegliere circa la mia vita perché sono immatura. Immatura? Io?
Sono molto più matura di come ero due anni fa, e mi accetto come sono con i miei dubbi e le mie consapevolezze. Con le mi presunzioni le mie insicurezze, con i miei errori, i miei ricordi belli e brutti, con i miei insuccessi, con la mia insoddisfazione. E posso accettare le tue crtiche. E quelle dell'uomo col cellulare, e quelle dell'hermanita tambien.
Ma la verità è che ora sono stanca. Mi fanno male le gambe e sono stanca di digitare.... Intervistatore, ti dispiace se continuiamo domani? Avrei tante cose da dirti, da dire a te e a me stessa... ma ora son stanca. Ho solo voglia della mia tisana arancia e cocco, la mia tisana della Clipper... di addormentarmi.. e immergermi nel mondo dei sogni....

Scogliera intervistatore
Scogliera intervistata

giovedì 11 ottobre 2007

Ma che figo...

...il mio nuovo CD di Ben Harper and the Innocent Criminals!
Nell'abito elegante bianco e nero in cartone, senza l'antipatica plastica che puntualmente si spacca nelle mie mani, è il CD più bello che abbia ascoltato negli ultimi anni.

Ragazzi, mi fa sentire bene!

Pensieri

  • Oggi è il compleanno di un mio amico "irlandese".
  • Oggi non ho quasi lavorato, non ho voglia
  • Oggi ho mandato un po' di curriculum a Bcn, non tanti in realtà...
  • Oggi ho parlato col fan di dragonball, che mi ha detto che anche lui cerca lavoro a Bcn... sarà vero?
  • Oggi spinta dall'ultimo post di Velenero sono andata a prendere il mo album di foto dell'infanzia preferito e ho ho guardato le fotine, non ce ne sono tante e sono quasi tutte degli anni settanta, ma dio mio che sorriso che avevo.
  • Sull'onda dell'entusiasmo foto, ne ho guardate anche altre. Una tra tutte, io felice a una mia festa di compleanno a casa che schiocco un bacio sulla guancia all'uomo col cellulare nuovo, che all'epoca il cellulare non sapeva nemmeno cosa fosse. Mi ha preso tanta gioia, unita alla consapevolezza che tutto quello non tornerà più.
  • È ora di pranzo e ho fame, ma mi madre è andata prendersi il caffè con l'amica... mi tocca aspettare.
  • Mi sento stanca col cuore sbattuto da un'emozione estrema all'altra e un profondo senso di noia e abitudine. "Inquieta".

Ho appena guardato la mia e-mail, e mi è appena arrivata una risposta da una società di Barcellona :-) Mi fanno un sacco di domande.

Ciao ciao, genteeeee! :-) (ecco qua, un'altra emozione estrema a rompere la noia, che tornerà come un'onda del mare fra 2 secondi!)

mercoledì 10 ottobre 2007

Fito forever

Altro video figo di Fito.

Il testo lo trovate qui.

Aggiungo un commento: sono triste perché la scuola ha disdetto la mia lezione di spagnolo di stasera Ma almeno è tornato il sole. :-)

Il cielo grigio

È la prima giornata davvero grigia dopo mesi. Ma la mia metereopatia mi rende triste. Ansiolina da Belfast dice che lì oggi la nebbia è spessa come un muro, che non si vede nulla. E allora io qui di cosa mi lamento?
Mi sento un po' così..
Non so bene quale pensiero mi ha attraversato la mente, se sul ragazzo o sull'uomo del cellulare o solo il post odierno di b612, che mi ricorda di quando ascoltavo Guccini con l'uomo della mia vita. Della gioia che ci dava decifrarne il codice, mentre camminavamo per la Ricordi, guardando tutto, ascoltando tutto, commentando tutto, senza comprare mai nulla. Eravamo giovani. "Il tempo passa non ritornerà".

martedì 9 ottobre 2007

Life Line

Se domenica scorsa Ben Harper non fosse stato ospite a Che tempo che fa non avrei mai scoperto che era uscito il suo nuovo album.
E dire che Ben Harper è uno dei pochi cantanti non italiani che ha fatto subito breccia nel mio cuore, nella mia anima e nei miei gusti musicali.

E per quello che si può sentire in Internet è anche dannatamente buono. Ed è quello che dicono le recensioni.
E sì mi sa che me lo regalo per il mio compleanno. :-)

domenica 7 ottobre 2007

Scene da un matrimonio

L'incubo che mi spaventava da mesi è passato.
Sono andata, ho sorriso, ho detto "auguri!", "Ciao, quanto tempo, come stai?" e ho incassato.
Ho incassato facce, conversazioni e commenti di gente insulsa e maleducata.
Ho perfino partecipato al lancio del bouquet, tradizione per me tribale e insulsa. Ci sono stata costretta, visto che la mia amica che si sposava ha insistito. Mentre mi recavo nella zona predestinata a questo rito arcaico ho chiesto a un ignaro ospite che senza conoscermi insisteva perché io andassi a partecipare "Ma poi perché solo le donne?". Risposta: "È risaputo ce voi donne volete sposarvi, e noi uomini no".
All'anima del terzo millennio, del progresso, dell'emancipazione femminile etc.
D'altro canto se ragazze venticnquenni vanno ai matrimoni vestite come vallette televisive, cosa possiamo pretendere?

La verità è questa: se una donna di più di trent'anni si presenta a un evento sciale senza un accompagnatore vene socialmente considerata una mentecatta e una mangiauomini, per cui viene ghettizzata dalle "mogli" ai tavoli dei single ai matrimoni, le quali mogli fanno anche notare agli astanti che tu sei relegata al tavolo dei single perché devi fare acchiappanza.
Ora, trovo oltremodo offensiva l'idea che una donna che è sola, per scelta o per i casi della vita, debba essere considerata insoddisfatta o a metà, che si creda che debba colmare un vuoto e che avverta quel vuoto come prepnderante nella sua vita, che si senta a metà non solo perché non ha un uomo. D'altro canto pensano che anche se una donna ha un uomo è incompleta se non è sposata.

Pensate che siano gli uomini a pensare tutto ciò? Mi sembra in realtà che gli uomini siano più progressisiti delle donne, quelle donne che si sentono incomplete senza un fede al dito ma che poi si atteggiano a femministe, ma intanto non escono di casa senza il mascara.

Io per parte mia, mentirei se dicessi che al momento non avverto l'assenza di un compagno nella mia vita. Ma si può davvero pensare che io vada alla ricerca di uomo al matrimonio di una mia amica? Si può davvero pensare che io sia così disperata da attaccarmi ai primi quattro "mamozzi" che mi mi si presentano davanti? Tanto più che quei tipi erano anche amici dello sposo, persona con la quale notoriamente non ho nulla in comune... perché dovrei avere qualcosa in comune con i suoi amici?

Detto ciò il secondo punto. Perché la gente deve essere così cafona da non farsi mai i fatti suoi, da far vedere sempre e comunque che conosce fatti privati della tua vita, di cui tra l'altro tu non hai parlato né con loro, né con la maggior parte delle persone, fatta eccezione per alcuni amici stretti, tra cui la giovane che convolava a nozze che evidentemente non si sa tenere un cece in bocca (ma lo sapevo già, per un altro episodio già accaduto tempo fa...).

Tutto ciò ha solo ingigantito dentro di me la voglia di evadere da questa città. È vero, non ci voglio stare qui. Voglio intorno a me gente che rispetti l'autonomia e l'individualità degli altri.

Ancora alla ricerca del mio posto nella vita... Ce la farò?

martedì 2 ottobre 2007

Varie ed eventuali

La nullafacenza un po' ti abbatte. Non che non avrei cose da fare... oggi ho smaltito le fatture arretrate e mandato un po' di mail, di lavoro e non.

Poco fa pensavo che questo strano umore potrebbe provenire dalla mia percezione fisica di questi giorni che l'estate è finita e l'inverno si appropinqua. Le giornate sono più brevi e la gente lavora come le formichine, tutto il giorno, poi alla fine dell'orario di ufficio inonda strade e mezzi di trasporto, bar e negozi per il meritato riposo.

Quest'estate sono stata così contenta di vivere l'estate mediterranea che pensavo sarebbe durata per sempre. E devo dire la verità, qui durante le ore diurne il sole è davvero caldo, solo al tramonto si sente il fresco. E invece no "l'estate sta finendo"...

****************
Ieri dopo tanto tempo sono andata a Napoli. Erano almeno due anni che non ci andavo. E sono almeno 5 anni che ho smesso di lavorare lì...
Mi è sembrata più pulita, hanno ridipinto molti palazzi, ma Piazza Garibaldi e Piazza Borsa sono ancora cantieri.
L'aria tuttavia è pesante. All'altezza del mio naso (almeno 165 cm da terra) si annusava lo smog, come fosse veleno, anche quando non si è in prossimità di strade trafficate.
Via Benedetto Croce è ancora il mio posto preferito, e nei vicoli in prossimità dell'università c'è ancora un altro mondo, fatto di pizze e parigine* e negozi orientali supereconomici. Piazza San Domenico si animerà fra un mese suppergiu, con tutte le bancarelle degli artigiani no global, assieme al prossimo vicolo di santa Chiara. E la vita si ripete.
A Palazzo Corigliano gli addetti alle pulizie spazzavano lo scalone che ho percorso di corsa migliaia di volte, con l'ansia dovuta al dover affrontare qualcosa che sembra difficile ma a cui si tiene tanto. Con la soggezione dovuta alle ampie sale, alla storia che filtrava ad ogni angolo, ad i libri polverosi e usurati che giacciono negli scaffali. Con la consapevolezza che il suolo su cui sorgeva il palazzo era secoli fa calpestato da uomini che parlavano un'altra lingua e la cui cultura è stata la base della nostra attuale.

Ho preso lo stesso autobus che prendevo quando lavoravo lì. Alla stessa ora. E la cosa incredibile è che dopo 5 anni alcune delle facce erano le stesse.
Io ho cambiato lavoro tre volte da allora, ma quelle persone trascorrono ancora otto ore della loro vita in un'altra città. E percorrono un congruo numero di chilometri ogni giorno, e quando tornano nelle loro case è già buio.
Pare che questa sia la vita. E pare che io sia l'unica che non lo accetti. Scogliera la ribelle. Scogliera, che negli ultimi 7 anni ha vissuto in 4 diverse città. Ha cambiato lavoro... vediamo... 5 volte... beh sempre lo stesso tipo di lavoro... Scogliera a cui mancano i suoi amici che vivono sull'Atlantico o quelli che vivono dall'altra parte del Mediterraneo. Scogliera che sente una forte nostalgia dell'uomo che vive sull'adriatico... Scogliera, quella lì, il "bicho raro"... che vive tutto con pathos, come diceva la mia catechista quando ero ragazzina...

Parlavo di Napoli. Sono stata per la prima volta al Vomero. Sì, da non credere, dopo tutto il tempo speso a Napoli, per sette anni suppergiu, in realtà non ero mai stata al Vomero. Non sono mai nemmeno stata a Posillipo a ben pensarci. Beh la vita del pendolare... quella di cui parla Grechi ne Il mio cappotto. Il Vomero mi ha ricordato Madrid. Ma un po' più fighetta. La gente era tutta tirata a lucido, uomini incravattati e donne superfirmate dalla testa ai piedi. Perfino la FNAC è più "pereta" di quella delle altre città.

* La "Parigina" è una specialità gastronomica che ho buone ragioni di credere esista solo a Napoli. Nella mia città non esiste e se esistesse avrebbe probabilmente un nome diverso, qualcosa come Focaccia prosciutto e pomodoro. Ma una parigina è molto più di una focaccia, soprattutto perché il coperchio della focaccia è in realtà fatto di pasta sfoglia e non della pasta della pizza. Quando a 18 anni ho cominciato a frequentare Napoli, la parigina è stata la mia prima passione. Beh anche la montanara e il panino napoletano non sono male, ma per quelli mi servirebbe un altro post. :-)

sabato 29 settembre 2007

Tic-Tic-tic-tic, tic, tic, tic-tic-tic, tic, tac.

Sto qui al computer esausta muta con il rumore di sottofondo del PC che mi stanca, mi estenua, mi succhia le forze. Sto qui nella mia stanza e vorrei una stanza diversa vuota bianca, come quella che avevo nell'isola incantata, con un grande guardaroba e un finestrone che affaccia sulla strada che porta al ponte sul fiume. Sto qui. Guardo fuori dalla finestra "e vedo quel muro solito che tu sai". L'ultimo sole riflette il suo raggio arancione sul bianco del muro del palazzo di fronte. Persiane azzurro pallido, che una volta era stato intenso, guardano chiuse nella mia stanza.
Mia sorella giace distesa sul divano dello studio, sua novella camera da letto, e mia madre giace sul divano letto della sua camera, tra le mani un libro che cattura totalmente la sua attenzione. E io qui, tic-tic-tic-tic, veloce veloce, e poi piano, tic, tic, tic, tac. E i pensieri. La voce di A. a telefono, dopo tanto tempo, lei che mi racconta della sua storia finita, di come sta, di come le faccia male vederlo, io che parlo di P. che ha un'altra donna, delle domande che mi faccio, delle idee sul mio futuro. Lei che dice "A [nomedellacittàdiScogliera] non ti vedo proprio, [nomedellacittàdiScogliera] non è il posto per te". Il posto fa davvero differenza? È la gente che fa la differenza. E qui la gente è quella per me? Gente che vive per trovare un lavoro fisso e quando lo trova vive per sposarsi e quando si sposa vive per avere un figlio. E quando ha fatto tutti i figli che voleva, vive la vita sempre uguale giorno dopo giorno (tic-tic-tic-tic) sobbarcandosi mutui, parenti anziani, seccature varie, scuole dei figli, esami dei figli, problemi dei figli, fidanzati dei figli, e delle figlie soprattutto (tic-tic-tic-tic), la vacanza in Calabria ogni due anni, la sagra delle lagane e ceci l'evento mondano dell'anno, aspettando il giorno della pensione. E dopo vita uguale su vita uguale, arriva l'agognato momento della pensione. E cominciano a lamentarsi perché si annoiano. Vanno a giocare a carte al bar oppure imparano tutto su Vivere, Centovetrine, conoscono tutti gli ospiti che sono stati a Forum e provano le ricette di Antonella Clerici. Se sono vivaci si iscrivono a un corso di pittura o cominciano a costruire modellini di qualsiasi cosa, adottano la figlia bambina della signora sotto in attesa dei propri nipotini e rimproverano i figli se non si sposano, non fanno i figli immediatamente, e così via. E la vita passa. Però hanno avuto un compagno o una compagna tutta la vita, ne hanno detestato la voce o l'odore per anni. Lo hanno accusato di spendere troppi soldi per le schedine, il computer o qualsiasi altra cosa. Hanno i capelli biondi anche a 70 anni e non uscirebbero mai senza il rossetto.
Vedrò gente così il prossimo sabato. Una delle mie vecchie amiche si sposa. A 35 anni. Con un ragazzo che non crede nel matrimonio e che non voleva sposarsi. Ma per venire incontro alle esigenze pratiche, psicologiche e culturali della sua ragazza ha ceduto e si sposa. A questo matrimonio nella Culonia occidentale sofisticata e chic vedrò la mia compagna di banco del liceo con marito antipatico al seguito. E mi sentirò dire, come già ad aprile, che nella vita ciò che conta sono le radici. Che io cosa ci sono andata a fare in Irlanda. Probabilmente dirà anche che ciò che conta sono i figli e un compagno. Poco importa che non sia quello giusto, che stargli vicino giorno dopo giorno sia una via crucis?
Sempre ho pensato fosse una questione di coraggio. Di savoir fair. Di mentalità. Di coraggio.
Ora non so. Se la gente conosce i propri limiti e le proprie possibilità non è poi così male. Può calibrare la propria vita. E lamentarsi. E mostrare alle amiche ignave i lividi che il marito ha lasciato loro addosso. Sono scelte.

E io l'ho lasciato per molto meno.
Ero infelice con lui.
E lo ero per molto meno.
Cose da dire, ma non trovo le parole adatte (tic, tic, tic).

Voci dallo studio.

E mi ricordo di quando in quel vicolo a 20 anni cantavamo "X mi hai fatto perdere la testa". Ridendo. Ma, come dice Guccini, a vent'anni è tutto chi lo sa... a vent'anni si è stupidi davvero, quante idee si ha in testa a quell'età.
Ma Guccini ancora non sapevo chi fosse.

Certi giorni...

Ci sono giorni in cui ti svegli e hai un mucchio di energia, ma dentro hai un tarlo... che rosicchia il tuo cervello più o meno ogni mezz'ora.

Tu stai bello e buono al supermercato a comprare il pane, e ti sembra tutto vada bene, esci, cammini fino a casa, parli con tua sorella, e cose ti vengono alla mente. Accendi il PC, e cose ti vengono alla mente. Cominci a scrivere, con quelle cose nella mente.

Allora spegni il PC ed esci di nuovo.

Sperando che il tarlo se ne vada in silenzio.

mercoledì 26 settembre 2007

Cavolate trovate in rete

Oggi ho scoperto che un mio amico virtuale fan degregoriano ha un blog, superbello, superfrequentato, etc. Lui si è sorpreso che io no nsapessi del suo blog.
Cmq... mentre "ravanavo" nel suo blog mi sono imbattuta nel logo di blogitalia, da cui pare che si possa vedere quanti blog registrati su blogitalia ci sono nella tua città. Ovviamente io sono curiosa. Ne ho trovato uno di un ragazzino che sul sul blog linka a un sito "tremendo" dove rispondendo a un test (che potrebbe essere un pretesto x raccogliere dati personali dei navigatori) ti viene pronosticata la data della tua morte.

La mia data di morte è risultata questa:

"Risultato test ora morte:
Morirai certamente il 34 11, 2029 al tuo trapasso mancano 8104 giorni, oppure 194510 ore, oppure 11670643 minuti, alias 700238608 secondi".

martedì 25 settembre 2007

Cadiz


Quel giorno, intorno alle 8.00, sono uscita dalla mia triste stanza in un triste "hostal" del centro per andarmi a fare un bagno rapido in spiaggia, poiché entro le 12.00 dovevo lasciarla e volevo avere il tempo di fare una doccia e preparare lo zaino per proseguire in direzione Sevilla.
Pare che il sole nel sud della Spagna sorga più tardi che da noi e alle nove la spiaggia era ancora un po' ombrosa e decisamente fresca. Abitata solo dai netturbini, trasmetteva un senso di pace e quiete. L'acqua era gelida, ma non ho rinunciato a un tuffo.
Un'ora di estasi.

La boqueria2


La boqueria. Bancarella di pesce. Foto di un frutto di mare che non avevo mai visto. In spagnolo si chiama parcebe.

La boqueria vista da scogliera



La boqueria è un grande mercato di alimentari di Barcellona. Sebbene frequentato da turisti ha un suo fascino. Qui sopra potete vedere il reparto "fruit juices" di una bancarella di frutta.

PS: la data sulla foto è impostata all'americana, perdonatemi :-)

lunedì 24 settembre 2007

Cosa sono i churros?


A seguito della domanda di Kost in un post precedente, si fornisce qui sopra delucidazione fotografica.
La spiegazione la copincollo da wikipedia:
"Il churro (spesso detto al plurale: churros) è un gustoso spuntino dolce, tipico della cucina spagnola, a base di una pastella fritta spolverata di zucchero.
In Spagna i churros sono normalmente disponibili tutto l'anno presso le apposite bancarelle che si trovano lungo le strade principali, nelle piazze e nei mercati, nonché durante le ferias estive e nei luna park.
Molto amati sono però la domenica a colazione, intinti in una tazza di densa cioccolata calda, e all'alba di capodanno o genericamente dopo una nottata di festeggiamenti; in ogni caso vanno però preparati al momento e consumati ancora caldi."


Devo dire che mi piacciono di più quelli ricoperti di cioccolata o ricoperti di cioccolata e ripieni di crema :-)

domenica 23 settembre 2007

"Come del resto alla fine di un viaggio c'è sempre un viaggio da ricominciare"

Un viaggio è finito, un altro ricomincerà.

Concretamente e in modo figurato.

Qualche giorno fa, mentre ero a Madrid, chattavo sul messenger con l'uomo col cellulare nuovo il quale compie gli anni a breve: io gli ho chiesto se avrebbe festeggiato e lui mi ha detto che una ragazza con cui sta uscendo gli prepara una festa, cosicché lui non sa nulla sulla festa...
Sono scoppiata a piangere.
Ero a Madrid in un internet point con la mia amica pesce gelatina la quale in realtà non sa molto di tutta la storia e non mi conosce troppo. Credo sia riasta abbastanza di sasso, cercava di essere carina e dolce ma non è che sapesse troppo cosa stava succedendo.

A volte le emozioni ti aggrediscono e tu non sai bene cosa fare/dire/pensare...

Poi mi è passata, avevo bisogno di sfogarmi immagino... e... voltare pagina... forse... credo...

Madrid - Roma

Piccoli commenti sparsi:

  • Ryanair è quasi palindromo - uno dovrà pure pensare a qualcosa durante un viaggio aereo di due ore se non c'è nessun vicino di posto simpatico/carino/che non legga tutto il tempo con cui parlare.
  • Che bella la tastiera con gli accenti.
  • Della serie"la lingua ritrovata": un controllore sul treno che dice a telefono in perfetto accento napolaetano "e che problema c'è".
  • La mia stanza rimaneggiata dall'hermanita.
  • Un chilo di queso manchego e una bottiglia di Jerez sul tavolo della mia cucina.
  • Nuovi ricordi.
  • Nuova percezione della vita.
  • Nuovi propositi.

Questo e molto altro da domani sui vostri schermi :-)

Buenas noches,

Scogliera italiana

domenica 16 settembre 2007

Aggiornamento

Tappe precedenti

Barcellona
Granada
Cadiz

Tappa attuale
Siviglia

Tappe future
Cordoba
Madrid

Cose degne di nota:
  • Il calore afoso di Sevilla
  • Las playas chulisimas di Cadiz
  • Pescaito frito
  • Tapas
  • Jerez dulce
  • L'albaycin a Granada e i suoi odori
  • I bagni arabi a Granada
  • Persone simpatiche incontrate qua e la'
  • churro relleno de crema :-) non potete immaginarvi che bontà
  • I giardini dell'Alhambra
  • Los azulejos dell'Alcazar di Sevilla
  • I gelsomini "olorosos" di Sevilla
Nota x Kost: la spiegazione sui churros te la faccio quando torno in Italia :-)
Un saluto a tutti :-)