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venerdì 24 settembre 2010

"grazie principesa"

Insomma è così, arrivi e ti aspettano all'aeroporto, cosa che non succede spesso. Sono in tre. Hanno sorrisi grandi, vogliono abbracciarti. Anche quello dei tre che non vede, ti dice Ciao con calore, anche se non te lo aspetti. È entrato nel mondo dei quasi adulti da poco e negli ultimi mesi è cambiato. Ti vuole bene per il solo fatto che fai parte di quelle persone che conosce da quando è nato. Insomma erano lì. Poi a casa c'era il cuoco ad aspettarti. Aveva preparato un pranzo sontuoso tutto per te. Dopo il pranzo l'amica delle birre è venuta da te. Tu avevi un superpigiama di snoopy-holmes pronto bello bello per lei. Infondo ti eri persa un compleanno. Ora per un mese avete la stessa età.

Poi chiami qualcun altro. Anche quelli persone di sempre. Questa volta è invito a cena. In una casa mai vista prima. Ciarlare delle nostre vite, dei nostri interessi, dei progetti, di diete passate e future, di matrimoni. Ammirare i piccoli segreti della casa. E il giardino immerso sul costone della sponda di un torrente nel centro della città. E i "come stai bene", e le domande e gli abbracci. E i ricordi. Quel senso di famiglia che c'era a casa loro. Quell'accettazione tranquilla e serena della vita e delle cose della vita nella loro semplicità. Un po' è un insegnamento. Ti accorgi di come eri diversa, quando quelle cose ti sembravano solo noiose. Quando ti sembrava che ci fosse altro da vedere ed esplorare nel mondo, quando avevi affianco qualcuno che non sapevi se davvero poteva farti felice, così diversi come eravate.

Per quel qualcuno oggi è un giorno diverso. Nel frattempo lo è anche per qualcun altro, un qualcun altro che ti scritto "grazie". Chissà se poi uno spagnolo che ha fatto un corso di italiano di livello 1 capisce la connotazione che si porta la parola principessa, nell'uso vocativo, rivolto a una donzella.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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