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domenica 1 marzo 2009

Passato, presente e letteratura. Per un futuro che potrebbe non arrivare

- quando ero bambina sì sognavo di essere come paperon de paperoni
- ora no?
- no, ora ho altri sogni
- come?
- scrivere
- cosa scrivi?
- pensieri. Cretinaggini, meglio sciare (indicando i suoi sci).
-sì, a me piace sciare.

L'avvocato Guerrieri incontra un amico dell'università. Quello che era il suo migliore amico. E gli chiede della moglie. E' morta. Nell'arco di tre mesi. L'amico racconta:
"*Sai, Guido, allora pensi a un sacco di cose. E soprattutto pensi al tempo sprecato. Pensi alle passeggiate che non hai fatto, alle volte che non hai fatto l'amore, a quando hai mentito. A quando hai fatto il ragioniere con la moneta degli affetti. Lo so che è banale ma pensi che vorresti tornare indietro e dirle quanto la ami, tutte le volte che non lo hai fatto ma avresti dovuto.*"
Alla fine della conversazione con l'amico, l'avvocato Guerrieri chiama Margherita e le dice - più o meno - che la ama.

Ora io ero nel mio letto arancione, dopo una giornata persa a far nulla, con nel cervello la tortura del dover preparare le scatole. Senza prepararle. Fino all'ora in cui ho chiamato la smilza per sapere come stava. Ma lei non ha preso la chiamata ed è comprasa su skype. Abbiamo cominciato una delle nostre conversazioni surreali, in cui a un punto io le raccontavo di una delusione amorosa, aggiungendo poi che mi era già passata. Lei ribatteva che lei ci impiega almeno due anni a dimenticarsi di qualcuno. E io le ho detto: io dopo 3 anni e mezzo ancora penso a P. Lei ha detto: siete stati insieme tanto tempo. E io: non lo so se è questo. E' che penso di aver sbagliato.

E ho pensato, nel letto, che non sopportavo cose che fanno parte della vita, che sono inezie e che anzi in passato erano state il bello del rapporto. E per quelle cose ho distrutto il buono, l'ho triturato, l'ho segato. Fino a che non fosse più stato possibile ricostruirlo.

L'avvocato Guerrierie il suo amico Emilio hanno fatto venir fuori lacrime e pensieri.
Un rigurgito. Innescato probabilmente anche dalla delusione/presa di coscienza di oggi.

E la moto si allontanava rapida, dopo che lui aveva chiesto un bacio a lei. Una lei vestita di verde. E le aveva detto "Adeu".

* da A occhi chiusi, si G. Carofiglio

1 commento:

Anonimo ha detto...

anch'io faccio fatica a dimenticare, a girare pagina. se scopri come si fa me lo dici?

è che a me pare che ci sia sempre posto nella mia cassettiera in mai maind. ci sono cassetti più belli e altri più brutti. io penso che siano chiusi e poi una folata di vento li riapre scompiagliando le carte che si mischiano. io non credo di voler mettere in ordine.