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martedì 30 novembre 2010

Vita da single (sottotitolo: Mentre gli studenti manifestano da Milano a Reggio Calabria e ancora più in là)

Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali
e una bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali

con il tuo collezionismo di parole complicate
la tua ultima canzone per l'estate.

Percepisci a volte, per caso, il tempo che passa quando, mentre scrivi qualcosa relativa alla tua vita, le parole che vai scrivendo ti ricordano frasi già sentite, accompagnate da un motivo che quasi non ricordi più. Parole e suoni sono l'eco di parole e musica ascoltate anni prima. Così, proprio perché il ricordo è evanescente, torni indietro, ad un tempo che non c'è più, quel tempo in cui De Gregori era per te un profeta, uno storico, un filosofo portatore di una verità quasi impalpabile. Quel tempo in cui tu eri alla ricerca delle tue verità e le cercavi con qualcuno nelle parole e nelle opere di un uomo che si rappresentava - con una modestia un po' forzata e c'è da chiedersi quanto sincera - come un uomo qualunque.

Ti accorgi, rileggendo le parole, riascoltando la canzone che il testo ti dice oggi cose diverse da quelle che ti diceva ieri. Ieri era una canzone nostalgica, che ti parlava di malinconia dei tempi andati, non ben delineati. Oggi è una canzone che ti parla della routine di una persona di successo in una società che insegue il futuro, che corre giorno dopo giorno, ora dopo ora, dietro se stessa, dietro il detto e il fatto, il non detto e il non fatto (ovvero le occasioni perdute) vero tarlo dell'uomo moderno, che corre alla ricerca del benessere, dell'autoaffermazione, di se stessa, dimentica degli altri, del nocciolo racchiuso nella polpa, nella pelle, circondato da capelli (quando ce li hanno), che ti parlano accanto ogni giorno.

Con il letto in cui tua moglie non ti ha mai saputo amare
E gli occhiali che fra un po' dovrai cambiare
Com'è che non riesci più a volare
Con le tue finestre aperte sulla strada e gli occhi chiusi sulla gente
Con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente
La tua coda di ricambio, le tue vergini in affitto
E le rondini di guardia sotto al tuo tetto
Con il tuo francescanesimo a puntate e la tua dolce consistenza
Le tue onde regolate in una stanza
Col permesso di trasmettere e il divieto di parlare
E ogni giorno un altro giorno da scontare
Com'è che non riesci più a volare

Oggi la tua vita è diversa
non solo perché quel compagno di filosofia e musica è lì perso dietro la sua vita, in una città sul mare diversa da quella in cui vivi tu, e si sveglia la mattina in un letto diverso da quello in cui ti svegli tu. Non solo perché non hai più la cyclette e quel compagno non ti conta più i 45 minuti

Oggi sei diversa tu
Quelle canzoni, quegli abbracci, quegli screzi, sono dolci ricordi di quello che eri tu e di quello che era quella persona cara al tuo cuore

Oggi sei una donna che è stata single un numero discreto di anni, con il cuore ferito, alla ricerca di un ideale che non esiste, che non ha trovato e che in definitiva non cerca più.
Oggi sei una donna che sa che non c'è niente da capire. Che la vita è quello che ti dà.

Oggi guardi indietro con una certa serenità, oggi quasi credi nella vita, pur conscia della tua fragilità.
Oggi godi dei tuoi momenti in coppia, in giro a camminare per un parco. Oggi godi del momento in cui vorresti buttarti sul divano dopo esserti sfilata gli stivali e averli lasciati lì davanti in mezzo al soggiorno e invece ti alzi e vai posarli nella scarpiera, perché intorno c'è un occhio vigile che controlla.
Oggi godi di una birra con i colleghi di lavoro, di una cioccolata con una buona amica, di una passeggiata solitaria per i negozi alla ricerca di una maglietta per l'amico invisibile. Apprezzi la solitaria lettura di un best seller che ti ha regalato una delle tue migliori amiche. Godi dell'istante in cui fai qualcosa di gratuito per un altro conoscendone il prezzo, perché a dire la verità di cose gratuite per gli altri ne facevi a bizzeffe anche prima, o forse prima ne facevi anche di più, ma oggi sei più consapevole del valore che hanno e sai che se qualcuno le fa per te è una grande ricchezza. Oggi godi di una pancia grassa e morbida e bianca e di un testone rotondo che ballonzolano accanto a te.

Oggi sei tu, e non ti importa definirti. Non ti importa sapere chi sei.
Oggi sei tu e…

Può accadere di tutto,
puoi anche conquistare vari uomini bruni e misurarne l'aspetto,
ma il mio indirizzo è
Via del sopracciglio destro
con rispetto parlando, e altre parti, altre parti di me.

1 commento:

A picco sull'oceano ha detto...

incredibile che nessuno abbia commentato quessto post che secondo me era belissimo.
O forse dovrei arrendermi all'idea che queste pagine non le legge più nessuno...