In un giorno festivo di inizio maggio, godersi una placida giornata invernale.
Cucinare verdure, chattare con amici, programmare le vacanze.
Rifare il letto degli ospiti che sono appena ripartiti.
Osservare un raggio di sole che di tanto in tanto bussa al vetro della finestra e poi si ritira senza entrare davvero. Senza riscaldare la mia stanza, dove una stufa accesa secca l'aria e mi tiene calda.
Pulire il mobiletto della cucina dove da giorni giacciono residui di cibo. Fare una lavatrice. Godere della quiete. Combattere contro l'intontimento da sonno insufficente. Ripensare lentamente ai tre giorni appena trascorsi. A Pinta che diceva: "Lui mi ha detto: Scogliera si farà la sua vita a Bcn e ti dimenticherà". Il mio astio. La mia voglia di dimostrare "io non sono così". Ma chi lo sa... come sarà la vita...
Il raggio di sole ritorna, come se volesse dirmi qualcosa: - scoglieraaaa, scoglieraaa, sono qui, prendi la bici e raggiungimi al lungamare. Portati Tango e gli altri e raggiungimi sulle panchine di pietra sdraiate a poblenou... vieni, ti aspetto! - E va via di nuovo.
La casa tace. Solo s'ode il mugolio del PC.
lunedì 12 maggio 2008
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1 commento:
Sei gentile come sempre... :-) Stasera sono almeno sereno: è carino questo lavoro. Una sera di queste vengo a cercarti su msn... Ma ora sei in Italia?
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