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domenica 6 aprile 2008

Di me

Weekend pieno, nonostante volessi riposarmi.
Weekend con un po' di tutto. Conoscenti della mia città. Serata con le due persone più prossime che ho qui. Nuove conoscenze. Una più delle altre. Pelle scura e un sorriso radioso. Vitalità e sicurezza. Ottimismo e serenità. Il mio stesso lavoro ma in una formula diversa. Quattro anni meno di me. Coraggio e vitalità. Coscienza e determinazione.
Era un sacco di tempo che non conoscevo qualcuno e pensavo: questa persona mi piace senza riserve.

E mi dà serenità vedere che in fondo qualcosa di buono c'è. A parte il sole e quadri che sembrano fotografie.
Mentre già mi preparo mentalmente e fisicamente per il prossimo fine settimana. Scogliera in campeggio, la prima e ultima volta è stato 13 anni fa ed era estate. Ed era vicino alla spiaggia. Questa volta in montagna. Mi sento come una bambina al primo giorno di scuola. E Venditti che canta Bomba o non bomba.
E intanto i blogger manifestano tristezza primaverile. Energia frustrata. Disillusione.
E mi dà serenità la mia barretta choco naranja di cereali, e un minuto e 5 secondi a telefono con mia madre, per vedere che stia bene.
E il sonno che mi prende, le palpebre che si chiudono di tanto in tanto, conseguenza leggittima delle ore piccole di venerdì e sabato, e della sveglia forzata di oggi. E l'articolo "Guia pratica y eficaz para dormire de un tiròn" che mi guarda da una pagina di "Saber vivir" appollaiato tra le lenzuola, nel posto eternamente vuoto del mio letto matrimoniale. Lenzuola arancioni. E tea candles all'arancia accese sul comodino. E la mia lampada nuova da sei euro comprata da muy mucho la settimana scorsa. E il PC in grembo.
E P. solo un ricordo e una consapevolezza. E un affetto autentico. E conoscenza vera.
Ce la farò, ce la faremo, compagni bloggers.

... e lo shuffle che shuffleggia questo...

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