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domenica 3 agosto 2008

mi serve un titolo x questo post se no non posso linkarlo a un nuovo post

oggi, che poi era ieri, ho letto un post di un blogger simpatico che parlava del tipo di donne che gli piace.

è interessante vedere il punto di vista degli uomini.

qualche anno fa avevo un amico che usciva solo con ragazze di una bellezza inferiore alla media. Lui era decisamente bello, intelligente, simpatico e c'aveva pure il fisico. E un odore da favola.
A questo tipo piacevano brune e pequeñitas. La cosa non ha niente di strano. Più che altro ci ho pensato perché lui è l'ultimo uomo che mi ha parlato delle sue preferenze in fatto di donne. Beh, non divagherò su quanto mi fa rosicare che uomini alti quasi un metro e novanta si mettano con ragazze di un metro e quarantacinque… no, non divegherò.

è stano perché io da un po' non ci penso a come mi piacciono gli uomini. Se mi piacciono biondi o bruni, italiani, inglesi o di chissà dove. Non ci penso più da quando non ne parlo più con quel mio amico. E da quando nella mia vita non c'è un uomo, nemmeno un uomo sognato, nemmeno un uomo virtuale. Chissà perché con quel mio amico finivamo sempre a parlare dei miei uomini e delle sue donne. Più delle sue donne, perché lui aveva in quei mesi più donne di tutti gli uomini che io ho avuto nella mia vita.

e da quando non penso più a come mi piacciono gli uomini, e da quando non ho più l'amico alto e bello e insicuro vicino, ho incontrato uomini che mi piacciono.


ho cominciato a incontrare uomini che mi piacciono da quando vivo qui.

non fraintendetemi, eh: non molti. Sono sempre pochi, rispetto alla media. E sono uomini ampassant.

Il primo si chiama arquitecto colombiano. L'ho conosciuto mentre cercavo casa. Pelo largo, interessante, vivace, poliglotta, ha vissuto in mezzo mondo. Ci ho parlato 5 minuti, quando cercavo casa. Affittava una stanza in casa sua. Aveva rifatto il salotto a suo gusto. Azzurro e arancione. Un sogno.

Il secondo: occhi verdazzurro come Pallade Atena. Poliglotta, sportivo di sport all'aria aperta. Ha vissuto all'estero. Gli piace la pasta alla carbonara e l'odore di terra mojada. Quando ho deciso che mi piaceva, si è messo con una giapponesa.

Il terzo: il più giovane dei tre. Vivace, poliglotta, ha vissuto in mezza Europa. Da ragazzo guardava la tv italiana. Balla. Ma di lui parleremo un'altra volta.

Insomma, se dovessi dire come mi piacciono gli uomini dovrei dire: poliglotti, con molta esperienza di vita, luoghi e persone. Attivi.

Il blogger di cui sopra ha scritto una cosa che condivido e che si applica a me:

"E poi la voglio dolce. Io ho paura delle donne con gli occhi da stronza"

E sì, io ho paura degli uomini con gli occhi da stronzo. Anzi forse più che averne paura non mi interessano. Li rilevo a mille miglia gli occhi da stronzo. A me piacciono gli occhi e le facce da bravo ragazzo. Già, proprio come quella dell'amico con l'odore da favola. O quella dell'uomo con cellulare nuovo.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Se, tra le altre cose, ti piacciono gli uomini poliglotti, elimina subito subito dal novero gli Italiani! :-D
PS Sto studiando la mia quarta lingua straniera...
:-P

A picco sull'oceano ha detto...

già eliminati :)

Tu devi essere l'eccezione che conferma la regola...

Che poi è una cosa strana... voglio dire non è che essere poliglotta è come essere ad esempio simpatico. Boh...

Anonimo ha detto...

Considera che uno, imparando una lingua straniera:
1) fa lavorare il cervello;
2) conosce un'altra cultura e allarga i suoi orizzonti;
3) impiega il tempo in maniera migliore che a parlare di sport;
4) spesso la lingua la impara sul campo, per cui esce dalla logica casa-baretto sotto casa;
ecc. ecc.
Chi conosce piú lingue di solito ha viaggiato, si é trovato in situazioni strane, ha conosciuto molta gente... facilmente sará uno che ha molte cose da raccontare; sforzandosi di capire una lingua straniera, cercherá di capire la persona che gli sta davanti, ecc. ecc.
Poi peró é un figlio di...
:-)

A picco sull'oceano ha detto...

hihi :-)